di Iacopo Nathan
"Vedere per la prima volta in funzione la stanza degli abbracci, a gennaio, fu una grandissima emozione. Oggi, vederla sgonfiata ci fa davvero capire che stiamo tornando alla normalità". Il mondo delle Rsa è stato uno dei più colpiti dal Covid che per due anni ha messo in ginocchio tutto il sistema delle case di cura. Dopo un lungo periodo fatto di chiusure, sono arrivati l’attenzione massima e i controlli iper rigorosi, che vietavano qualsiasi visita dal mondo esterno la situazione sta migliorando. Grazie ai vaccini, con il Green pass ora si può tornare a far visita agli anziani.
Montedomini, storica struttura fiorentina, ha riaperto le porte, con sempre più persone che, nel pieno rispetto delle norme, stanno tornando a fare visita ai parenti.
"Siamo molto contenti di come sta andando questo momento, quasi tutti i giorni abbiamo visite – racconta Emanuele Pellicanò, direttore di Montedomini –. Mediamente i parenti riescono a fare una o due visite a settimana, e la felicità degli ospiti, e anche dei parenti, è palpabile. Stiamo tornando alla normalità, per la gioia di tutti".
Non è sceso però il livello di attenzione e la struttura ha studiato un protocollo ad hoc. All’arrivo viene dato un tesserino da ospite, viene controllata della temperatura, attraverso percorsi prestabiliti, chi è in visita può raggiungere gli ospiti della rsa in delle sale apposite, chiamate appunto ’il ritrovo’. Il Green pass è uno strumento prezioso. "Diciamo che il green pass aiuta, certamente semplifica, perchè chi ce l’ha può entrare con molta più tranquillità nella struttura. Ora, con il bel tempo, le visite vengono effettuate anche all’esterno, per stare ancora più sicuri".
Camminando all’interno della vasta zona di Montedomini, l’aria che si respira è di ritrovata felicità. C’è chi torna ad incontrare la nonna dopo tanto tempo, senza abbracciarsi, ma ritrovando contatto e calore umano. Anche gli anziani hanno visto la situazione migliorare tantissimo negli ultimi mesi.
"Una cosa che mi ha fatto capire che stavamo tornando alla normalità è stata quando un ospite, Paolo, è tornato a suonare il pianoforte – continua Pellicanò – nel momento peggiore del Covid non se la sentiva di andare a suonarlo".
Fotografata mille volte, la stanza degli abbracci, famosa per essere stata la prima soluzione alla mancanza di visite e affetto per gli anziani, ora è sgonfiata, riposa in un angolo. Non dismessa, visto che chi non è provvisto di Green pass potrebbe ancora farvi ricorso, ma quantomeno inutilizzata. Il simbolo del periodo più duro per anziani e case di riposo sta diventando finalmente un ricordo, per fare spazio alla tanto agognata normalità.