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"Basta isolamento: ecco come" Appello a Roma di 150 accademici

Le soluzioni proposte: obbligo di mascherine filtranti e protettive e sospensione della privacy

Sette richieste al governo per una graduale riapertura dell’Italia, a partire dalla "progressiva adozione di misure alternative all’isolamento domiciliare generalizzato" con il ricorso "al tracciamento puntuale del contagio". Ad avanzarle è un gruppo di 150 accademici di varie zone d’Italia, tra cui i fiorentini Nicola

Casagli – presidente dell’Istituto Nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e Vincenzo Vespri, ordinario di Matematica all’università di Firenze – che in una lettera aperta propongono anche di sospendere il diritto alla privacy per la raccolta dati necessaria alla gestione dell’emergenza.

All’esecutivo viene chiesta con urgenza "una campionatura rappresentativa della popolazione per comprendere la reale estensione del contagio e la letalità del virus" e "la progressiva adozione di misure alternative all’isolamento domiciliare generalizzato". Tra le misure suggerite ci sono "l’obbligo per tutta la popolazione che abbia contatti con il pubblico di indossare mascherine filtranti e protettive" e la sospensione fino al termine della emergenza “del diritto alla privacy e della limitazione all’utilizzo dei dati elettronici” per le misure necessarie al tracciamento, alla eventuale geolocalizzazione, a rilevazioni epidemiologiche, e alla ricerca. I dati raccolti verrebbero distrutti "al termine dell’emergenza".