"È stato il momento più bello della mia vita. La vittoria di mio figlio l’ho sentita un po’ anche mia". Un pianto di gioia ha accolto il giovanissimo giocatore di baseball Daniel Francini, uscito correndo dal campo con la coppa in mano. È diventato il nuovo campione d’Europa con la Nazionale Under 18, battendo in finale la Germania. La storia dell’amore per lo sport lega Daniel a suo padre Filippo, che ha provato un doppio orgoglio assistendo alla partita, veder vincere un allievo, e veder vincere suo figlio. Filippo Francini è, infatti, allenatore del Chianti Baseball, e pratica questo sport da quando aveva otto anni. Una passione nata per caso, con un guantone, una mazza e una palla, e che oggi unisce due generazioni.
Come nasce l’amore di suo figlio per lo sport?
"Nasce con me. Portavo Daniel al campo quando aveva appena un anno, stava in panchina, guardava i ragazzi allenarsi, giocava con le palle. Lo sport è qualcosa che ci ha unito fin dalla sua nascita. Poi a sei anni ha fatto le sue prime partite con il mini baseball".
Aveva già la stoffa del campione?
"Questo non lo direi, penso che avesse talento, lo vedevo sicuramente più bravo di altri, ma c’erano tanti migliori di lui".
Quali sono gli obiettivi futuri?
"Ora si punta alle olimpiadi del 2028 sperando di qualificarsi. Poi mio figlio ha nel cuore il sogno di andare a giocare in America, è difficile ma io gli ho insegnato che sognare è il nutrimento dell’anima, quindi bisogna puntare in alto".
Chiara Ottaviani