La vita da fiorentino di Barone. Cucina e passeggiate. "Preparava la pizza per Rocco e gli altri amici"

I ricordi del titolare del ristorante in Borgo San Frediano dove il dg viola era di casa. "Avevamo perfino un piatto dedicato a lui che prendeva quando veniva con la moglie". Da Ognissanti a via dei Bardi, abitava in Oltrarno. " Gli piaceva camminare in queste strade"

Firenze, 21 marzo 2024 – E’ diventato, fin dal suo arrivo alla Fiorentina, la sua seconda casa. Neromo, il ristorante di Borgo San Frediano che per anni ha accolto Joe Barone per festeggiare i dopo partita o per le cena in famiglia e con la squadra. "A volte ha cucinato lui per tutti", racconta Gianmarco Guidi, uno dei titolari di Neromo.

Guidi, commosso, torna indietro nel tempo: "A lui piaceva tantissimo la pizza, alcune volte l’ha preparata addirittura qui ai nostri forni sia per Rocco che per altri ospiti. Ha fatto l’impasto, ha steso la pasta e l’ha infornata. Rideva ed era felicissimo quel giorno, sembrava un pizzaiolo professionista", ricorda.

Barone, amava così tanto la pizza che aveva addirittura deciso di installare all’interno del Viola Park un forno per preparare "margherite" per tutti. "Gli piaceva bassa e semplice, o pomodoro e mozzarella o con le melanzane".

Tra i suoi piatti preferiti anche le tartare di pesce e le verdure, in particolare i carciofi spadellati con aglio e peperoncino e gli spinaci.

"Poi c’era quello che chiamavamo ’il piatto di Joe’, una pietanza fuori menù che lui si faceva preparare spesso, soprattutto quando era con sua moglie: il branzino con arancia e limone accompagnato da insalata di avocado e noci. Era il suo piatto, il piatto di Joe", prosegue.

Il titolare di Neromo parla con grande affetto del dg della Fiorentina appena scomparso: "Una persona per bene, un uomo dal cuore grande. Era sempre disponibile con tutti, non negava un selfie e un sorriso a nessuno. Quando veniva era sempre una grande festa, lo facevamo accomodare nella sala principale e le persone lo adoravano", sottolinea.

Tra i suoi compagni di cena spesso c’erano Rocco Commisso, Daniele Pradè, Alessandro Ferrari e Nicolás Burdisso "ma quando c’erano la moglie e i figli a Firenze era sempre con loro".

"Era attaccatissimo alla famiglia, un uomo di altri tempi – sottolinea Guidi –, un uomo gentile. Siamo tutti sconvolti, per noi era una persona di famiglia".

Barone amava tantissimo l’Oltrarno: dopo aver vissuto in Ognissanti si era trasferito a due passi da Ponte Vecchio, in via dei Bardi. "Da noi è quasi sempre venuto a piedi, gli piaceva passeggiare per Firenze, la città che amava".

Rossella Conte

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