Firenze, 17 maggio 2024 – Accolto come una rockstar: il professor Alessandro Barbero, volto conosciutissimo in tv, grande divulgatore, ha partecipato al convegno organizzato con Comune di Firenze, Regione Toscana, Ministro dell’Istruzione e del Merito e Arma dei Carabinieri.
L’occasione era l’anniversario dagli ottant’anni da una delle tragedie che costellarono la seconda guerra mondiale: la fucilazione di tre carabinieri.
Era il 12 agosto 1944 quando i tre furono fucilati dai tedeschi nel giardino dell’Albergo Aurora di piazza Mino a Fiesole dopo che si erano consegnati per salvare la vita di dieci ostaggi, rastrellati fra i civili per rappresaglia.

Nel suo intervento il professor Barbero ha ricordato quei momenti e quei giorni, inquadrando a livello storico lo sfondo della tragedia. “Per caprie il valore di una scelta bisogna anche cercare di vedere il mondo come lo vedevano loro in quel momento – dice Barbero dei Caduti di Fiesole – Da quando avevano sedici anni il Paese era in guerra”.
Dopo l’8 settembre ‘43 “c’erano due governi italiani, ognuno dei quali non riconosceva l’altro”, racconta Barbero con il suo stile, coinvolgente e che tiene incollati con lo sguardo anche i più giovani.