SANDRA NISTRI
Cronaca

Banco Fiorentino in buona salute: "Sosteniamo lo sviluppo dei territori"

Il bilancio di esercizio approvato dal Cda sarà sottoposto all’assemblea dei soci il 5 maggio

Banco Fiorentino in buona salute: "Sosteniamo lo sviluppo dei territori"

Banco Fiorentino in buona salute: "Sosteniamo lo sviluppo dei territori"

CALENZANO (Firenze)

Una banca solida e legata strettamente al territorio. Il bilancio di esercizio del Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa approvato dal Consiglio di amministrazione e che sarà sottoposto all’assemblea dei soci il prossimo 5 maggio conferma, con i dati, la buona salute ma anche la capillarità della realtà del Credito Cooperativo.

Pur in un anno complesso, sia per le tensioni politiche ed economiche a livello internazionale che non accennano a concludersi e per la forte cresciuta dei tassi di interesse che ha prodotto una contrazione evidente nella richiesta di credito, infatti l’esercizio si è chiuso con un utile netto di 36,411 milioni di euro, una raccolta totale da clientela pari a 1.657 milioni di euro e impieghi netti a famiglie e imprese di 843,8 milioni di euro. Di impatto, sicuramente, il Ceti (coefficiente che indica il quadro di patrimonializzazione delle banche) pari al 33% con un incremento ‘monstre’, addirittura di 270 punti percentuali, rispetto al 2022, mentre il patrimonio netto raggiunge i 266 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli effetti diretti sul territorio il Banco Fiorentino ha riversato 750mila euro su attività, fra l’altro, legate alla salute e alla promozione. "E’ un risultato lusinghiero con uno sguardo al futuro – ha sottolineato il presidente Paolo Raffini – in continuità con gli anni precedenti. Una realtà sana la nostra che contribuisce concretamente alla crescita del Credito Cooperativo e a quella economica e sociale dei nostri territori. Svolgiamo con passione, professionalità e attenzione la nostra missione attraverso la rete sportelli, anche nei piccoli borghi, garantendo un servizio in controtendenza rispetto al sistema bancario. Questo è possibile solo grazie a una sana e prudente gestione e ai risultati economici positivi".

In totale gli sportelli attivi del Banco Fiorentino (che fa parte del gruppo Iccrea) sono 29 con alcuni casi davvero particolari: "Lo sportello di Piancaldoli – ha spiegato infatti il presidente – resta ancora aperto la domenica come avveniva un tempo quando la comunità rurale della zona approfittava del giorno festivo e dell’uscita per andare a messa per fare operazioni in banca. Ora le cose sono decisamente cambiate ma abbiamo voluto mantenere l’apertura per tradizione ma, soprattutto, per venire incontro a chi si è trasferito in altri Comuni, della Piana fiorentina o dell’Imolese fra l’altro, ma ha comunque voluto lasciare lì il proprio conto corrente". Una partita aperta e più che mai attuale è quella dell’integrazione della Banca di Pisa e Fornacette portata avanti insieme alla Bcc Banca di Pescia e Cascina: "Si tratta di una operazione complessa – ha chiarito il direttore generale del Banco Fiorentino Davide Menetti – sia dal punto di vista economico che patrimoniale anche perché ci troviamo di fronte a una banca in stato di forte dissesto. Siamo in attesa dell’autorizzazione della Bce. Sicuramente salvaguarderemo posti di lavoro, i soci e il territorio mantenendo i dieci sportelli esistenti, esattamente come facciamo nel nostro territorio storico".

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