Banchi a rotelle abbandonati fuori dal liceo, è polemica: erano costati 274 euro ciascuno

Firenze, 21 gennaio 2023 - Una catasta di banchi a rotelle abbandonati all’esterno del liceo Gobetti Volta di Bagno a Ripoli. E scoppia la polemica tempo zero.

Per contestualizzare il tutto bisogna tornare ai mesi della fase più critica della pandemia. In quel periodo furono prese molte decisioni – alcune anche drastiche – che hanno stravolto la vita di tutti i giorni delle persone e cambiato radicalmente, almeno per un periodo, le nostre abitudini.

Certamente ricordiamo tutti il lockdown, il coprifuoco e le regioni d’Italia contraddistinte da diversi colori che allargavano o vicecersa restringevano la libertà di spostarsi e di frequentare gli spazi pubblici.

Ci sono stati anche momenti però in cui fiorivano idee come i plexiglas per dividere gli ombrelloni negli stabilimenti balneari (mai realizzati) e, appunto, i famosi banchi con le rotelle per il rientro a scuola dei ragazzi in sicurezza. Si trattava di speciali banchi capaci di far mantenere la distanza tra gli alunni nelle classi, potendo finalmente rinunciare alla didattica a distanza con il rispetto, anche in aula, di tutte le norme contro la diffusione del virus.

Il piano fu portato avanti dal ministro dell’istruzione del tempo, Lucia Azzolina, la quale si fece promotrice dell’iniziativa che fin da subito fece storcere il naso a molti.

La spesa complessiva per i banchi con le rotelle è stata di circa 119 milioni di euro, praticamente 274 per ogni seduta.

Nel tempo però questi speciali banchi sono stati avvistati nei posti più disparati, quasi sempre all’esterno delle aule delle scuola, come per esempio negli hub vaccinali. Con il passare dei mesi sempre più spesso sono comparse sui social immagini di banchi dismessi, abbandonati o pronti per essere demoliti. E proprio il clamore che tutto questo sollevò, ha portato a tenere sempre alta l’attenzione sul tema.

Per questo avvistarne così tante all’esterno del liceo Gobetti Volta di Bagno a Ripoli sta suscitando rabbia e polemiche tra i cittadini. Sono state tante le lamentele da parte di chi – passando all’esterno della scuola – si è trovato davanti un ammasso di banchi a rotelle, dei colori grigio e arancione con i quali erano stati pensati, a fare da monito e ricordo di un periodo buio e una scelta forse non proprio indovinata.

Lasciati alle intemperie, in giorni di pioggia e grandine, nonostante il tanto clamore che suscitarono al loro arrivo.

Il preside della scuola, Simone Cavari, ha però precisato il perché di questa piccola catasta fuori dall’istituto. "Si tratta dei banchi a rotelle rotti o difettosi. Nelle nostre classi tutti gli altri sono presenti e naturalmente in funzione, alcuni si sono rotti e li abbiamo messi all’esterno, in attesa che vengano ritirati e smaltiti".

Gli alunni possono ancora quindi fare uso delle speciali sedute, ma a far riflettere è il fatto che dopo solo due anni scolastici, già molti banchi speciali siano da buttare perché rotti o difettosi. Una vicenda che fa stizzire molti anche appunto considerano la spesa non indifferente investita per la realizzazione degli stessi.