REDAZIONE FIRENZE

Bambagioni:: "Ho dato solo il mio contributo"

Lo scontro politico tra il segretario del Pd di Signa e il neo consigliere comunale di Firenze evidenzia divergenze ideologiche e personali, con accuse reciproche e difese puntuali sulle scelte politiche e di appartenenza partitica.

Bambagioni:: "Ho dato solo il mio contributo"

È scontro fra il segretario del Pd di Signa, Federico La Placa e Paolo Bambagioni (nella foto), neo eletto consigliere comunale a Firenze con la civica di Schmidt, già consigliere regionale Pd, prima ancora sindaco di Signa per due mandati. Proprio Bambagioni è stato fra i promotori de ’La Signa che vorrei’ che proponeva a sindaca Monia Catalano, in opposizione al dem Giampiero Fossi che poi ha vinto al ballottaggio. In questi giorni, La Placa ha stigmatizzato le scelte di Bambagioni, pur non facendo nomi. "Per il suo personale odio al Pd – ha scritto – il padrone di casa ha avvelenato il pozzo del confronto democratico, danneggiando da destra a sinistra tutti quelli che fanno politica onestamente e con passione". "Capisco che La Placa non abbia vissuto bene il periodo elettorale – ha replicato ieri Bambagioni – ma io sono molto sereno. Vorrei che si avesse il coraggio di fare nomi, quando si fanno accuse così gravi. Vorrei anche che La Placa precisasse cosa intende per ‘padrone’. Io non ho terreni fabbricativi, non ho interessi a Signa salvo viverci e lavorarci: ho solo ritenuto mio diritto/dovere dare un contributo rispetto al malessere che percepivo. L’ho fatto con una mia riflessione, senza attaccare personalmente. Anzi, di Fossi ho detto che è un uomo di pensiero più che di azione, che è un amico, ma che non posso confondere l’amicizia con la capacità amministrativa. Quando ha vinto, gli ho augurato pubblicamente buon lavoro, invitando i signesi a sostenerlo. Relativamente poi al Pd, credo di aver dato almeno quanto ho ricevuto e ribadisco che non sono mai stato un uomo di sinistra, come a Signa tutti sanno, ma neppure di destra. Nel 1999 venni eletto sindaco contro i Ds. Poi ho aderito con convinzione al Pd, pensando che nascesse un partito democratico alla Kennedy. Come tanti, oggi non mi posso più rivedere in un partito che ha svoltato verso la sinistra alternativa e che è lontano da miei valori di cattolico e moderato".

Lisa Ciardi