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Baby gang Il terrore di Campi. Ora chiedono il perdono giudiziale

Sgominata la banda. Rapine, aggressioni e estorsioni. Chiedevano anche il pizzo. in cambio di protezione.

Baby gang Il terrore di Campi. Ora chiedono il perdono giudiziale

Sono arrivati addirittura a chiedere il pizzo in cambio di protezione. Come la mafia. Ma non è una cosca quella che ha messo i tentacoli su un parcheggio di Campi Bisenzio, ma un gruppo di cinque giovanissimi che terrorizzava i coetanei quando mettevano i piedi in zona. All’epoca dei fatti erano tutti minorenni (tra i 15 e i 17 anni), e ora sono finiti sul registro degli indagati della procura minorile che ha appena terminato le indagini. Coordinate dalla pm Giuseppina Mione, i reati contestati al branco spaziano dall’estorsione, al furto con strappo, alla rapina fino alle lesioni personali aggravate e alla detenzione abusiva di armi, passando per la ricettazione. I fatti sono avvenuti tra agosto e settembre dell’anno scorso e ora gli avvocati Chiara Gori, Amelia Vetrone, Sabrina Viviani, Elena Giuntoli e Raffaella Navarri, che difendono i cinque indagati, chiedono il perdono giudiziale dei minorenni oppure la loro messa alla prova. Ma secondo gli inquirenti i membri della baby gang sarebbero in realtà di più, e alcuni di loro sarebbero riusciti a sfuggire alle indagini. Il modus operandi della banda, del resto appariva come lucido e calibrato. Sembrerebbe infatti che prima di entrare in azione i giovani rapinatori prendessero tutte le precauzioni del caso, come indossare un casco integrale da moto. Il motivo? Non essere riconosciuti, ne dalle giovani vittime ne dalle possibili telecamere presenti nel parcheggio. In più il casco può sempre essere usato come un arma.

Dicevamo del pizzo, uno dei membri della gang sarebbe arrivato a chiedere del denaro a un 13enne offrendogli protezione dagli altri componenti. "Se mi paghi non ti fanno niente" era un po’ questo il senso. Sembrerebbe però che nemmeno il pagamento lo abbia salvato dalle vessazioni del gruppo. Il giorno dopo lo hanno rapinato in tre, picchiando anche l’amico che era con lui. Due degli indagati sono considerati anche responsabili di aver picchiato e provato a derubare due cittadini cinesi nel settembre del 2022. Lasciandogli una profonda ferita alla testa. E nello stesso periodo anche un accerchiamento di un coetaneo. Volto coperto, cinque contro uno, e strappo di collanina. Quasi troppo facile.