Baby gang a Legnaia: "Mi hanno preso a sputi poi l’assalto allo zaino. Questa è emergenza"

Lo sfogo di un 49enne inseguito dai ragazzini in via Pisana "Ci dicono che non possono intervenire perché sono troppo piccoli".

Baby gang a Legnaia: "Mi hanno preso a sputi poi l’assalto allo zaino. Questa è emergenza"
Baby gang a Legnaia: "Mi hanno preso a sputi poi l’assalto allo zaino. Questa è emergenza"

di Rossella Conte

FIRENZE

Aggredito e minacciato da tre ragazzini in via Pisana, nei giardini davanti alla chiesa di Sant’Angelo a Legnaia. E’ quanto successo a un papà fiorentino di 49 anni dopo aver accompagnato il figlio in palestra. "Mi hanno spintonato, sputato addosso, minacciato. In due a un certo punto si sono coperti il viso e nemmeno quando gli ho detto che li avrei denunciati ai carabinieri si sono intimoriti. Anzi, con strafottenza hanno risposto: "Tanto siamo minorenni, nessuno può farci nulla. Vai in galera tu se ci tocchi". Io cercavo di calmarli e farli ragionare, loro continuavano a mettermi le mani addosso" racconta il 49enne. Un episodio non nuovo nel quartiere che nell’ultimo periodo si ritrova a fare i conti una banda di baby bulli: un gruppo di ragazzini italiani e ben vestiti che importuna gli anziani, spintona i coetanei, infastidisce i passanti. "I nostri figli hanno paura a giocare nel giardino, noi siamo preoccupati. Ma nessuno sembra possa fare nulla: "Sono ragazzini ci dicono" raccontano alcuni genitori che frequentano la zona e hanno assistito martedì all’episodio che è stato segnalato proprio ieri dal padre vittima dell’aggressione alla polizia.

Secondo quanto raccontato, erano quasi le 18 quando i tre ragazzini, minorenni, proprio nei giardini esterni alla chiesa di Legnaia, hanno cominciato a lanciare sacchetti pieni d’acqua, colpendo varie persone e bagnandole completamente. "C’erano mamme, papà, anziani. Erano impauriti – racconta il 49enne - Io sono uscito a vedere cosa stesse accadendo, ho detto ai ragazzi con garbo di farla finita e loro, per tutta risposta, mi sono venuti addosso, minacciandomi e cercando di portarmi via lo zaino. A quel punto, ho tirato fuori il cellulare per riprenderli e loro sono scappati via". Il padre allora li ha inseguiti per un tratto di strada, lungo via del Pollaiolo, in modo da poter raccogliere informazioni da dare alle forze dell’ordine. "Uno si è incappucciato, l’altro si è coperto il volto con un berretto. Mi urlavano contro frasi del tipo: "Vecchiaccio di m... Rintronato". Parole accompagnate da gesti come ‘Ti taglio la gola’. Sembrava quasi fossero abituati a farlo" si sfoga. Il padre ha deciso di tornare verso la chiesa quando, senza che se ne accorgesse, se li è ritrovati di nuovo alle spalle: "Uno mi ha sputato addosso mentre gli altri due tentavano di portarmi via di nuovo lo zaino. Non si sono impauriti nemmeno quando sono entrato dentro la stazione dei carabinieri per segnalare l’accaduto".

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