Avvocato di Casa spa e consigliere . L’affaire Pastorelli agita i Democratici

Il legale, che siede nei banchi della maggioranza, rischia la decadenza

Avvocato di Casa spa e consigliere . L’affaire Pastorelli agita i Democratici

Avvocato di Casa spa e consigliere . L’affaire Pastorelli agita i Democratici

Consigliere comunale (del Partito democratico) e legale di Casa Spa, la partecipata del Comune di Firenze che si occupa degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. "Un doppio incarico assolutamente incompatibile e che prevede la decandenza da consigliere", attacca il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi pronto a portare il caso nella prossima seduta del Salone de’ Dugento. Al centro di questa aspra polemica politica c’è Francesco Pastorelli che siede nei banchi della maggioranza di Palazzo Vecchio e che svolge la professione di avvocato. Il consigliere, a inizio gennaio, si è aggiudicato una gara bandita da Casa Spa e alla quale hanno partecipato 17 studi professionali – del valore di 65mila euro – per gestire una serie di pratiche per "il recupero di morosità derivante da contratti di locazione". Una procedura, questa, vietata dal decreto legislativo 267 del 2000 che all’articolo 63 "vieta ai consiglieri comunali di avere parte direttamente e indirettamente in appalti nell’interesse del Comune. Resta comunque ferma la personale responsabilità politica e deontologica del consigliere tenuto, come tutti i pubblici amministratori, ad adottare comportamenti improntati all’imparzialità e al principio di buona amministrazione". Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani fa sapere che "farò tutte le verifiche necessarie e nel caso si prefiguri l’eventuale incompatibilità lo segnalerò subito a Pastorelli prima di avviare l’iter che lo porti alla decandenza". L’avvocato, poi, avrà 10 giorni di tempo per produrre le sue controdeduzioni, "ma in ogni caso l’aula sarà chiamata a esprimersi su questa vicenda".

Draghi ora attende una risposta ufficiale dal Comune e chiede che del caso di Francesco pastorelli se ne occupi sia la commissione Controllo che Affari Istituzionali "perché me c’è un palese conflitto di interessi". Il diretto interessato, sentito dalla Nazione, si dice tranquillo: "Ho sempre portato avanti la mia professione in autonomia e non ho mai espresso voti che potessero configurare un conflitto di interessi – afferma Pastorelli – Ho sempre vissuto la politica con spirito di servizio con la volontà di essere a disposizione del mio quartiere e della mia città. Non ho avuto modo di relazionarmi col presidente Milani, quando mi verrà mosso l’addebito lo valuterò e assumerò le decisioni del caso con lo stesso spirito col quale ho sempre fatto politica".

Antonio Passanese