STEFANO GUARNIERI
Cronaca

"Autovelox in Italia: la confusione tra omologazione e approvazione e la bizzarra campagna elettorale a Firenze"

La questione degli autovelox in Italia si complica con la recente sentenza di cassazione sull'omologazione. L'ambiguità lessicale e la strumentalizzazione politica mettono in discussione la sicurezza stradale.

La vicenda relativa agli autovelox in Italia continua ad assumere toni grotteschi con la ciliegina sulla torta dell’ultima sentenza di cassazione sul tema dell’omologazione. Nel paese degli azzeccagarbugli, pur di rendere difficile misurare la velocità delle auto e proteggere quel mondo, si è da tempo creata un’ambiguità lessicale con due parole “omologazione” e “approvazione” che sostanzialmente vogliono dire la stessa cosa: lo strumento di misurazione deve misurare correttamente spazio e tempo (due grandezze peraltro facili da misurare: il tempo si misura dal periodo dei sumeri XXI secolo prima di Cristo e lo spazio con il sistema metrico dal 1795). I poveri autovelox diventano inoltre, a loro insaputa, oggetto di campagna elettorale a Firenze. Da una parte lo slogan "basta con le multe per far cassa" giustificando così comportamenti illegali e pericolosi come superare un limite di velocità; bizzarro per chi fa della sicurezza e della legalità pilastri del programma.

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