Rivoluzione bus, 580 milioni di investimenti e biglietto unico per viaggiare in Toscana

“Abbiamo ereditato un servizio precario e disordinato e lasceremo un tpl in linea con gli standard europei”, ha detto il numero uno di Ratp, Jean-Luc Laugaa. Nuova gestione dal 1 novembre.

Battaglie in corso sulla gara per il trasporto pubblico

Battaglie in corso sulla gara per il trasporto pubblico

Firenze, 24 settembre 2021 – Dopo un contenzioso durato sei anni, dal 1 novembre sarà Autolinee Toscane, società del gruppo francese Ratp Dev, a gestire il trasporto su gomma in tutta la regione. Lo farà per undici anni almeno, mettendo in campo 580 milioni di investimenti. Stesso marchio, stesso biglietto e una flotta rinnovata è ciò che attende dunque i toscani che viaggiano sull'autobus. Tra qualche settimana il nuovo gestore presenterà in dettaglio i cambiamenti per gli utenti. Nel frattempo, i vertici si sono presentati alla regione in una conferenza stampa alla quale è intervenuto il governatore toscano Eugenio Giani.

"Adesso – ha sottolineato Giani – abbiamo finalmente un trasporto pubblico regionale. Chi prende il bus sa che in ogni aspetto c'è il Pegaso che rappresenta un'unica azienda. Le proprietà sono della Regione, il concessionario è Autolinee. Il Pegaso consentirà un'armonia nella gestione del trasporto pubblico in città, nel collegamento tra più comuni, oltre che nel trasporto usato da studenti e lavoratori per il pendolarismo. È una rivoluzione, significano 2.668 bus". Nelle prossime settimane, ha proseguito il governatore, "ci sarà un po' di adattamento ma è evidente che questo porterà ad un miglioramento del servizio, perché diventerà più armonico sul piano regionale, e con un numero maggiore di corse. Si tratterà di rapportarsi con i singoli comuni. Ci sarà una innovazione tecnologica più forte".

Per Autolinee si aprono 37 giorni molto impegnativi, ha detto il numero uno di Ratp, Jean-Luc Laugaa, ma con una missione ben chiara: “Abbiamo ereditato un servizio precario e disordinato – ha detto Laugaa – e lasceremo un tpl in linea con gli standard europei. Prendiamo un impegno: cambiamenti visibili del servizio entro un anno, all’inizio dell’anno scolastico 2022”.

Addio, dunque, a quelle che erano qualche anno fa le 36 aziende di gestione del tpl regionale. Autolinee Toscane, oltre alla sede centrale di Firenze, in viale dei Mille, avrà tre dipartimenti: Nord, Centro, Sud. Passeranno dalle vecchie alla nuova azienda, con stesso ruolo e inquadramento, i 5.164 dipendenti dislocati nella regione.

Spesi 223 milioni Sono 99 i contratti firmati nel passaggio dei beni essenziali dalle aziende di tpl che fino ad oggi hanno gestito il trasporto toscano a Autolinee Toscane, per un investimento di quasi 223 milioni, di cui 98,7 per l'acquisto di 42 immobili, 94,8 milioni per i 2.668 bus acquistati, 29,3 milioni per altri beni, come pensiline, paline e così via.

Previsti altri 357 milioni di investimenti Autolinee Toscane investirà 51 milioni per nuove tecnologie, come Avm, contapersone, software, di cui 27 entro il primo anno. Saranno 306 i milioni per l'acquisto di nuovi bus: 2.095 di cui la metà nei primi quattro anni. I primi 200 entro settembre 2022, ovvero 18 bus al subentro, altri 50 entro dicembre e 120 entro maggio 2022.

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