Firenze, 8 ottobre 2023 – Sono numerose le reazioni del mondo diplomatico e della politica fiorentini, della società civile e dell’associazionismo in merito all’attacco lanciato da Hamas ieri mattina contro Israele. Intanto, ieri sera, si è tenuta una riunione urgente di coordinamento delle forze di polizia presieduta dal prefetto Francesca Ferrandino, convocata per decidere sull’innalzamento della vigilanza sugli obiettivi israeliani sensibili, come la Sinagoga di via Farini, la scuola ebraica e la casa di riposo Sadun, oltre a tutta la zona intorno al tempio. Alla riunione - si legge in una nota della Prefettura -, oltre ai vertici provinciali delle Forze di polizia, hanno partecipato anche il console onorario di Israele, Marco Carrai, e il presidente della Comunità Ebraica Enrico Fink ed il responsabile alla sicurezza della stessa Comunità.
"Solidarietà incondizionata" al popolo ebraico da parte del governatore della Toscana Eugenio Giani per "un attacco subdolo, un aggressione brutale e assurda. Le forze del male non prevarranno". Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, appena arrivato a Istanbul per l’incontro dei sindaci delle grandi città, ha espresso "condanna ferma per il terribile attacco terroristico di Hamas contro i cittadini israeliani e per la presa di ostaggi civili contro ogni principio di diritto internazionale. Siamo vicini al popolo israeliano ed esprimiamo le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime. Questi attacchi rappresentano una pericolosa escalation che va fermata con il totale impegno della comunità internazionale".
Per Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana, la Lombardia e l’Emilia Romagna, "la guerra terroristica iniziata da Hamas nei confronti di Israele deve essere condannata senza se e senza ma da tutte le istituzioni. Mi aspetto unità su questo. In questo caso non si può giocare tra chi sia l’aggressore e l’aggredito. Tra chi sia un terrorista e chi difenda libertà e democrazia Non si può ignorare – prosegue – che questo sia un atto di guerra. Anche le comunità religiose che in passato hanno talvolta colpevolmente vacillato nel prendere le distanze dai terroristi dovrebbero condannare senza me e senza ma: nessuna esclusa. Israele è sotto le bombe. In Israele, modello di democrazia, vivono pacificamente ebrei, arabi musulmani e cristiani. Hamas, in modo vile attacca durante lo Shabbat, giorno sacro per il popolo ebraico. C’è un aggressore e una vittima. La vittima è Israele baluardo dei diritti in quella Terra". Infine, la comunità islamica fiorentina condanna l’attacco ed esprime vicinanza al popolo ebraico: "Mai più violenza, ma dialogo".