REDAZIONE FIRENZE

All'asta la prima introvabile copia di Pinocchio e una lettera di Napoleone

Martedì 5 febbraio a casa Gonnelli

Pinocchio

Firenze, 29 gennaio 2019 - La prima introvabile edizione in volume de "Le avventure di Pinocchio" di Collodi, uno dei pezzi più rari dell'Ottocento letterario italiano, sarà messa all'asta dalla casa Gonnelli a Firenze martedì 5 febbraio (ore 14) con una stima di 5.000 euro. Nella stessa vendita di libri, anche la rarissima prima edizione di "Senilità" di Italo Svevo, arricchita dalla dedica dell'autore "Ai miei Schmitz" (stima 11.000 euro). L'esemplare di "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" è la versione definitiva della fiaba in formato di libro illustrata da Enrico Mazzanti, con 62 graziose vignette, stampa a Firenze da Felice Paggi Libraio-editore nel 1883. Oltre che per la revisione del testo del racconto ad opera dello stesso Collodi, questa edizione fu decisiva per l'iconografia del personaggio: grazie a Mazzanti, che aveva già illustrato le altre opere di Collodi per i tipi Paggi, il burattino ricevette la sua prima, vera raffigurazione e si delinea compiutamente l'universo figurativo della storia; a tal proposito si ricorda la celebre antiporta con Pinocchio in primo piano e alcuni dei personaggi sullo sfondo.

Sempre dalla casa Gonnelli sarà battuta all'asta, martedì 5 febbraio alle 10, una lettera con firma autografa di Napoleone I Bonaparte inviata al ministro del Tesoro Nicolas Mollien nel 1809, pochi giorni prima dell'inizio della guerra contro l'Austria (stima 1.650 euro). Tra i circa 150 lotti che compongono la sezione dedicata agli autografi, una raccolta di documenti della famiglia Medici, carte e pergamene della famiglia Este, di Alfondo V d'Aragona, di Luigi XIV e Maria Antonietta, dei granduchi di Toscana e della famiglia Savoia.

In catalogo sono presenti i grandi nomi della letteratura italiana: una lettera di Alessandro Manzoni al figlio Pietro (stima 1.200 euro), oltre a decine di lettere, dediche e componimenti autografi dei protagonisti dell'800 e del '900 - tra gli altri D'Annunzio, Marinetti, Palazzeschi, Montale, Pasolini, Quasimodo e Ungaretti - e una raccolta di quattro cartoline fittamente vergate inviate da un giovane Italo Calvino al padre.