Assunzioni difficili. Mancano candidati per le pmi fiorentine

I risultati dell’indagine FuturARTI sul lavoro promossa da Cna "Il reclutamento del personale fuori dai circuiti pubblici".

Assunzioni difficili. Mancano candidati per le pmi fiorentine

Assunzioni difficili. Mancano candidati per le pmi fiorentine

In fase di assunzione, l’85,7% delle pmi fiorentine ha avuto, sta avendo e pensa di avere nei prossimi 12 mesi difficoltà nel trovare personale, più per mancanza di candidati (71,1% dei casi) che per preparazione inadeguata degli stessi. Solo il 9,8% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della metrocittà pensa che nei prossimi 10 anni svolgerà un lavoro come dipendente. Il 34,1%, inoltre, si vede all’estero, il 9,8% sempre in giro, senza una base fissa, e il 7,3% fuori regione. Questi alcuni dei risultati, per la Città Metropolitana di Firenze, dell’indagine FuturARTI, promossa da Cna, con Simurg Ricerche, per conoscere i fabbisogni di personale delle imprese artigiane e delle pmi.

Le imprese (il 49% delle quali ha intenzione di procedere ad assunzioni nei prossimi 12 mesi) reclutano il personale al di fuori dei circuiti pubblici (solo il 19% ricorre ai centri per l’impiego), prevalentemente attraverso le relazioni personali. Accordi con istituti scolastici/Università/enti di formazione potrebbero facilitare la connessione tra domanda e offerta, ma solo il 17,7% delle imprese li ha attivati. Secondo il rapporto Excelsior di Unioncamere nel mese di aprile 2024 saranno 8.760 lavoratori in entrata ma il 48,8% sarà di difficile reperimento con punte dell’89.2% per gli operai specializzati delle costruzioni, dell’82% per gli operai specializzati del tessile e abbigliamento e del 63,2% nell’estetica. La distanza tra scuola e impresa viene ribadita a FuturARTI anche dagli studenti che affermano di non aver alcuna esperienza di Pcto-alternanza scuola lavoro nel 63% dei casi. Tuttavia gli stage/tirocini presso le aziende sono considerati utili dal 73% degli studenti che li hanno provati. Il 30% non conosce i percorsi formativi post-diploma, il 47,5% le opportunità lavorative offerte dal territorio e il 50% i canali per trovare lavoro. Il 52% non sa cosa siano i centri per l’impiego e l’82% cosa siano le associazioni di categoria. Eppure il 40% degli studenti sarebbe interessato a fare l’imprenditore prevalentemente per il reddito, la libertà nell’organizzare il lavoro e la creatività, ma solo il 7,3% pensa che lo diventerà.

Rossella Conte

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