REDAZIONE FIRENZE

Assolto da anni rischia il default: "Sono vittima del sistema"

Conclusa l’inchiesta senza condanna, all’uomo è stata tolta la casa e adesso rischia il capannone "Un incubo che è iniziato 17 anni fa e che ci ha distrutto, rendendoci la vita impossibile".

Assolto da anni rischia il default: "Sono vittima del sistema"

di Lisa Ciardi

"Per un’inchiesta che si è conclusa con la nostra completa assoluzione continuiamo a rischiare di perdere tutto, anche il capannone che ci serve per lavorare". È la storia paradossale di Franco Caverni e del figlio Riccardo, di San Casciano. "Un incubo – raccontano – che è iniziato diciassette anni fa e che ci ha distrutto, rendendoci la vita impossibile".

"Era il 2007 – spiega il loro legale, l’avvocato Federico Marini – quando il signor Caverni, in qualità di socio di maggioranza e amministratore unico di Immobiliare Gabry Srl acquistò un complesso agricolo da ristrutturare a Montespertoli, dopo aver ottenuto rassicurazioni sull’approvazione del progetto da parte dell’ufficio tecnico del Comune di Montespertoli e sulla possibilità di realizzarci tre appartamenti. L’acquisto fu perfezionato per 1,3 milioni di euro, con costi di ristrutturazione stimati in 6-700mila euro che vennero finanziati da Chiantibanca mediante mutuo ipotecario da 2 milioni, ponendo a garanzia le abitazioni private e il fabbricato artigianale dove da oltre 60 anni si svolge l’attività di famiglia di commercio di materiali edili".

Dopo un anno e due mesi dall’acquisto però, la procura di Firenze fece partire un’indagine incentrata su ipotetiche irregolarità e abusi commessi dall’Ufficio Tecnico del Comune di Montespertoli, sequestrando tutti i 109 cantieri aperti sul territorio.

L’inchiesta si chiuse poi nel 2013 con l’assoluzione di tutti gli indagati, per insussistenza del fatto, ma per Caverni l’incubo non era finito. "Da un ricavo stimato di circa 3,5 milioni – spiegano –, il valore del bene si è dimezzato, riducendosi al di sotto del costo. Inoltre, il debito con la banca ha prodotto interessi (oltre 150mila euro all’anno) che Immobiliare Gabry non poteva pagare, con un progressivo aumento dell’esposizione, fino a quasi 4 milioni di euro".

"Chiantibanca ha ceduto il tutto a una finanziaria – prosegue il signor Franco – e nel 2018 sono iniziate le esecuzioni sugli immobili personali: mi hanno già portato via la casa e adesso minacciano di fare lo stesso col capannone. Abbiamo fatto causa al Comune di Montespertoli, persa in primo grado e attualmente in attesa d’appello. Se si dovesse ottenere il risarcimento, si potrebbe almeno estinguere il debito salvando le proprietà personali rimaste".