
Carabinieri (Foto archivio)
Firenze, 12 aprile 2020 - Ultimo assalto a negozi e supermercati. Parlare di assalto non appare fuori luogo, perché ieri mattina in un po’ tutta la città alle porte d’ingresso dei punti vendita si sono formate (di nuovo) code bibliche per accaparrarsi cotolette e uova di Pasqua. Folle ordinate (e rassegnate) quasi ovunque, pazienti sotto un sole da primi bagni. Quasi ordinate. Perché a Campi Bisenzio davanti all’Antico Forno Bacci di via Rucellai, sono dovuti intervenire i carabinieri a causa della ressa formatasi all’ingresso della bottega, per strada e nei giardini antistanti. Anche prima dell’emergenza sanitaria, il sabato e nei prefestivi si formavano code davanti al rinomato forno artigianale. Ieri, con le misure restrittive e l’entrata contingentata, in breve tempo oltre cento persone si sono ritrovate in attesa del proprio turno e c’è chi ha aspettato oltre due ore prima di comprare il pane. A fine a mattinata, oltre 500 clienti si erano messi in fila. Una pattuglia del carabinieri della stazione di Campi, guidata dal luogotenente Giovanni Rodi, è stata impegnata per qualche ora proprio in via Rucellai per smassare la calca e garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Con santa pazienza, in previsione dei sabati a venire e delle feste del 25 aprile e del Primo maggio, i carabinieri hanno invitato i campigiani in fila a fare la prossima spesa in maniera (più) intelligente. Un appello ribadito con calore da Alessio Checchi, titolare del forno preso d’assalto: "Noi abbiamo adottato tutte le precauzioni, aumentato il personale e preso gli ordini nei giorni precedenti. Ai nostri clienti chiedo, se possibile, di organizzarsi per i prossimi giorni e venire in negozio scaglionati, per il bene di tutti...". E sempre per il bene di tutti, chissà se stamani ha cambiato doverosamente idea o invece si è messo davvero in viaggio verso il mare il signore che ieri all’ora di pranzo, in attesa sul marciapiede per acquistare le prelibatezze di un alimentari di via Giampaolo Orsini, fissava la gita carbonara con un amico via telefonata whatsapp. File anche al Carrefour Express qualche metro oltre. Poco dopo Marcello, 22 anni, usciva dalla Coop di Gavinana col carello pieno a metà: "Oggi (ieri, ndr) è andata bene, venti minuti di attesa. Ma martedì, quando ho fatto il grosso della spesa, ho aspettato un’ora e mezzo, la coda era talmente lunga che non si vedeva la fine, una signora si è sentita male ed è arrivata un’ambulanza". In via Gioberti il serpentone verso la Coop di via Giotto alle 13 arrivava in piazza Beccaria, fila disciplinata alla macchinetta distribuisci numeri al forno Antico Giglio, code snelle alla Lidl di via Benedetto Dei ma di nuovo chilometriche tra fine mattina e primo pomeriggio all’Esselunga di via di Novoli e di via Masaccio, alla Coop di piazza Leopoldo e di Novoli. Dove una cliente peruviana, fiera di una spesa da tre borsoni pieni zeppi, si riposava su una panchina spargendo di gel disinfettante i guanti azzurri di lattice calzati sulle mani. Di questi tempi, in fatto di prudenza l’importante è esagerare. Barbara Berti © RIPRODUZIONE RISERVATA