Aspettando il nuovo arcivescovo. Attesi tremila fedeli per Gambelli. Il saluto a Betori è anche spettacolo

La voce di Sergio Rubini con un testo su Michelangelo in omaggio al cardinale per i suoi 16 anni di apostolato. Il 24 giugno mattina, don Gherardo avrà ospite anche una delegazione di detenuti di Sollicciano in permesso.

Aspettando il nuovo arcivescovo. Attesi tremila fedeli per Gambelli. Il saluto a Betori è anche spettacolo

Aspettando il nuovo arcivescovo. Attesi tremila fedeli per Gambelli. Il saluto a Betori è anche spettacolo

Giorni intensi per la Chiesa fiorentina. Fra poco meno di un mese, lunedì 24 giugno, nella solennità del patrono San Giovanni, don Gherardo Gambelli sarà ordinato arcivescovo e prenderà ufficialmente possesso della cattedra di San Zanobi, ricevendo il Pastorale dalle mani del predecessore, il cardinale Giuseppe Betori. Una settimana prima, domenica 16, l’arcivescovo uscente, attuale amministratore apostolico, con una celebrazione alle 17 in Cattedrale saluterà la comunità fiorentina con una lunga omelia. Due giorni prima, venerdì 14 giugno alle 21, il cardinale riceverà un primo ringraziamento particolare. Sarà Sergio Rubini, attore, regista, sceneggiatore, a dare voce a “Pietà. La notte di Michelangelo”. Una lettura, su testi di Riccardo Bigi, accompagnata da immagini, che l’Opera di Santa Maria del Fiore, Toscana Oggi e Radio Toscana offrono in omaggio al cardinale Giuseppe Betori, in segno di gratitudine per i suoi sedici anni alla guida della Chiesa fiorentina. L’ingresso è libero, su prenotazione dal 7 giugno sul sito duomo.firenze.it

Sebbene manchi parecchio tempo al passaggio di consegne, i preparativi da mettere a punto sono moltissimi, in un cerimoniale piuttosto complesso. I dettagli saranno definiti nei prossimi giorni, ma ci dovrebbero essere già alcuni punti fermi. In primo luogo, i vescovi che ordineranno don Gherardo. L’ordinante principale sarà il cardinale Betori, co-consacranti il cardinale Gualtiero Bassetti, marradese, già rettore del Seminario, arcivescovo emerito di Perugia; monsignor Giovanni Roncari, vescovo di Grosseto-Pitigliano; il vescovo missionario, vicario apostolico in Anatolia, monsignor Paolo Bizzeti, gesuita fiorentino, e il vescovo titolare della diocesi del Ciad, dove don Gambelli ha svolto il suo apostolato per dodici anni, monsignor Dominique Tinoudji.

Se per i saluti dell’arcivescovo Betori sono attese un migliaio di persone, per l’ingresso di don Gherardo dovrebbero arrivarne 3.000. Non è un problema per la capienza del Duomo, che in occasione dell’incontro con Papa Francesco il 10 novembre 2015, riuscì a contenere 5.580 persone, ma ci vuole una grande attenzione logistica. Sono previste tribune aggiuntive intorno all’ottagono, maxischermi dentro e fuori la cattedrale e un’assegnazione dei posti rigida. Il saluto della città al nuovo arcivescovo, visto il sempre più probabile ballottaggio, dovrebbe spettare all’attuale sindaco, Dario Nardella. La lista degli ospiti, che sarà aggiornata fino all’ultimo, prevede una delegazione di detenuti di Sollicciano, le parrocchie di Santo Stefano in Pane, dell’Immacolata a Montughi, della Madonna della Tosse e soprattutto di Castelfiorentino, paese natale della famiglia Gambelli.

Duccio Moschella