Da inizio anno sono state effettuate già 4.000 mila visite negli ambulatori Asl e degli istituti del privato convenzionato dell’area fiorentina.
Ma il grosso delle richieste per le visite di idoneità sportiva agonistica per sportivi minori di 18 anni e atleti con disabilità alla Medicina dello sport dell’Asl Toscana centro arriva a settembre, alla ripresa delle attività e dei campionati.
Solo negli ambulatori dell’area fiorentina dell’azienda sanitaria ogni anno vengono effettuati circa 5.000 visite e circa 700 esami cardiologici d’approfondimento (ecografia cardiaca, test da sforzo massimale, Holter), a completamento di visite che hanno richiesto accertamenti ulteriori.
Il boom di richieste arrivate in questo periodo ha creato un tappo difficile da smaltire. Ragione per cui nei mesi di settembre e ottobre è stato incrementato il numero di visite (circa 480 al mese) assegnato tramite convenzione a istituti privati accreditati.
Complessivamente, l’Asl Toscana centro effettua ogni anno 16mila visite e circa 2mila esami cardiologici di secondo livello.
Evidentemente una quantità insufficiente a far fronte alle richieste. Anche se le potenzialità del servizio pubblico sarebbero maggiori, purtroppo ogni anno le richieste di visita tendono a concentrarsi nel periodo che inizia a settembre, mettendo pesantemente sotto stress le strutture e creando lunghe attese per i giovani atleti.
Viceversa ci sono periodi dell’anno in cui la richiesta scende notevolmente, in particolare da aprile a giugno, con disponibilità di posti per visite che restano inutilizzati. "Per quanto ogni anno cerchiamo attraverso incontri o contatti diretti con le varie società sportive di sollecitare la programmazione nei periodi di minore affluenza, ad oggi abbiamo avuto riscontri solo molto parziali in termine di ridistribuzione delle richieste", spiega Nicola Mochi, direttore di Medicina dello sport dell’Asl Toscana centro.
"In particolare quest’anno la situazione è decisamente più pesante del solito per la grave carenza di assistenti sanitari e infermieri che si protrae da tempo – spiega Mochi – Senza queste figure professionali è impossibile offrire aprire le agende Cup nel numero necessario a coprire le richieste, specie in questo periodo in cui sarebbe necessario un incremento delle disponibilità". Purtroppo la situazione del personale di assistenza è pesante ovunque e, stante la limitazione finanziaria delle assunzioni, l’Asl è costretta a indirizzare le poche unità disponibili per far fronte a servizi più urgenti.
E’ questo il motivo principale che crea il tappo. Le sedi di Santa Rosa, Calenzano, Camerata, Scandicci e Borgo San Lorenzo sono aperte svolgendo un servizio limitato rispetto alle potenzialità.
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