
Le imprese artigiane sono in crescita
Il Mugello è sì terra d’agricoltura, di turismo, di buona ristorazione. Ma altrettanto importante è la rete di imprese artigiane. E di recente Cna è andata a verificare la situazione dell’imprenditoria locale, con riferimento all’artigianato. I numeri parlano chiaro e stavolta sono positivi. "Il Mugello – sottolinea Cna - si conferma una delle aree più resilienti e dinamiche della Città Metropolitana di Firenze, con 4.935 imprese attive che rappresentano il 5,6% del totale metropolitano. Questo dato evidenzia una stabilità rispetto all’anno precedente, contrariamente alla media metropolitana che ha visto una diminuzione dello 0,4%". E un buon contributo alla tenuta economica e produttiva del Mugello lo dà proprio il settore artigiano, con 1292 imprese attive (il 26% di tutte le imprese del Mugello), e che ha registrato una leggera crescita dello 0,2%, un risultato significativo se confrontato con la perdita dello 0,8% osservata a livello metropolitano. La presenza di imprese giovanili e femminili in Mugello è in linea con la media metropolitana, rispettivamente al 7% e al 22%. Tuttavia, l’incidenza dell’imprenditoria straniera è inferiore di quasi 9 punti, attestandosi all’11%.
"Questo risultato supera le difficoltà già conosciute e smentisce alcuni luoghi comuni, come la scarsa industrializzazione di questi territori, mettendo invece in luce le potenzialità, il valore delle attività manifatturiere e la solidità delle nostre realtà economiche locali – osserva Massimo Capecchi, presidente di Cna Mugello - L’aumento, seppur modesto, dell’artigianato è particolarmente rilevante in questo momento di crisi economica e evidenzia l’importanza di continuare a sostenere queste imprese, fondamentali per il nostro patrimonio produttivo e culturale".
Capecchi aggiunge: "Il Mugello dimostra di avere una funzione significativa nell’economia toscana e di poterla rendere più forte se si perseguiranno tre obiettivi: tutelare la presenza delle imprese artigianali, stimolare la crescita attraverso investimenti, e garantire una rete infrastrutturale, di trasporto, comunicazione, tecnologica, energetica, adeguata".
Paolo Guidotti