
Tribunale (foto d'archivio)
Firenze, 25 febbraio 2020 - Cinque persone e una società rinviate a giudizio, tre patteggiamenti, quattro condanne e due assoluzioni in rito abbreviato: chiude così l'udienza preliminare davanti al gup Maurizio Caivano con imputati funzionari della sede di Firenze del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche più imprenditori.
Sono indagati in un'inchiesta della procura per pagamento di tangenti e favori in cambio dell'affidamento 'pilotato' di appalti. Il funzionario tecnico del provveditorato Francesco Saverio Marino, che fu arrestato in flagranza il 3 novembre 2016 per aver intascato una mazzetta e che per questo episodio aveva già patteggiato 1 anno e cinque mesi, riconosciuta la continuazione ha patteggiato una pena complessiva a 3 anni e al pagamento di 400 euro di multa. Rinviati a giudizio gli altri due dipendenti del Provveditorato coinvolti nell'inchiesta, coordinata dal pm Christine Von Borries: il funzionario tecnico Pietro Marasco e il funzionario con ruolo di coordinamento Francesco Bonanno.
Per quanto riguarda gli imprenditori, in due hanno patteggiato pene di 1 anno e sei e 1 anno e sette mesi, quattro sono stati condannati in abbreviato con pena che va da 1 anno a 1 anno e otto mesi. Altri tre sono stati rinviati a giudizio. Le accuse contestate, a vario titolo, sono di induzione indebita a dare o promettere utilità, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, false fatture e reati fallimentari. Assolti in rito abbreviato un commercialista e un imprenditore.