Antonio Morra morto dopo il concerto dei Subsonica, resta in carcere l'aggressore

Il gip: “Pericolo di fuga e rischio di reiterazione del reato”

Ci sono il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato, perciò il gip Piergiorgio Ponticelli ha convalidato il fermo e disposto la misura dell'arresto in carcere per Ibrahimi Senad, 48enne veronese di origine kosovara accusato di concorso in omicidio preterintenzionale per aver colpito alla testa lo spettatore del concerto dei Subsonica, Antonio Morra, 47 anni, facendolo cadere a terra e causandone la morte. L'aggressione avvenne l'11 aprile al Mandela Forum dopo lo spettacolo. L'udienza c'è stata stamani in carcere a Sollicciano. 

L'indagato, difeso dall'avvocato Luca Maggiora, ha una serie di precedenti per reati contro il patrimonio e si occupa, per una ditta, di allestimento e smontaggio del palcoscenico in occasione di concerti.

L'altra sera avrebbe dovuto insieme ad altri operai intervenire per la solita operazione di smontaggio. Grazie alle telecamere di sorveglianza interna e alle testimonianze, gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a ricostruire l'aggressione dove Ibrahimi Senad è stato individuato come colui che avrebbe sferrato il pugno mortale che ha ucciso Antonio Morra. Intorno gli altri facchini e allestitori. Diversi di loro sono stati sentiti dalla squadra mobile nelle ore successive all'episodio. 

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