
La giunta aveva assicurato: "Per ora niente contravvenzioni per la pulizia stradale". La protesta dei residenti
Brutto risveglio ieri mattina per molti cittadini che vivono nelle strade del cuore di Antella: sul parabrezza di tutte le auto parcheggiate su via Simone degli Antelli e via Peruzzi, c’erano foglietti bianchi firmati dalla polizia municipale. Sono multe per divieto sosta "in area temporaneamente vietata per pulizia strade". Nella notte era previsto, come da calendario periodico, lo spazzamento delle vie. Importo delle (tante) multe: 42 euro, che diventano 29,4 euro (ridotto del 30%) se pagate entro 5 giorni. Sarebbe tutto corretto, se non fosse che per decisione dell’amministrazione comunicata più volte sia per via ufficiale, che telematica (canale Whatsapp) che durante le assemblee pubbliche, in questi mesi sono sospese le multe legate allo spazzamento stradale.
Questo perché il Comune sta rivedendo tutto il sistema della pulizia pubblica e finchè non verrà riorganizzato, ha deciso di sospendere le contravvenzioni, pur con l’invito ai cittadini di togliere la macchina dalle zone interessate dallo spazzamento per agevolare il lavoro degli addetti. Ma è una richiesta, non un obbligo. "Niente multe" aveva assicurato chiaramente il Comune, almeno fino ad avviso contrario. Il brutto risveglio dei cittadini è diventato una bufera di critiche e lamentele, diventate telefonate, mail e richieste di chiarimento all’amministrazione e rimbalzate poi sui social. "Se il Comune ha deciso di far ripartire le contravvenzioni, perché non siamo stati avvisati?" tuonano i multati, che si suggeriscono a vicenda di attendere a pagare per avere risposte certe dagli uffici comunali. E sono pronte a presentare ricorso. L’amministrazione comunale, da noi interpellata, conferma: è ancora in vigore l’indicazione interna di non procedere con le multe fino all’entrata in vigore del nuovo piano di spazzamento in zone che erano già state soggette a passate disposizioni. Dopo di che, una volta avviato il nuovo sistema di lavaggio e la periodicità dei passaggi, avrebbe comunicato in maniera chiara e adeguata il suo avvio e la conseguente ripresa dei regolari controlli con relative multe. Ora sta richiedendo "chiarimenti interni" per capire cosa abbia portato all’accaduto e valutando possibili soluzioni.
Parole caute che fanno capire che qualcuno ha sbagliato, andando contro alle scelte della stessa amministrazione. Si dice che la giunta sia a dir poco molto irritata di quanto accaduto: non ha dato alcuna disposizione di ripartire con i controlli, sono ancora attive le disposizioni divulgate ufficialmente il 10 ottobre. Le possibili soluzioni? Sospendere le multe in autotutela, alla luce di una decisione di sospensione ancora in corso, al momento sembra l’unica scelta percorribile.