REDAZIONE FIRENZE

Anno 1970: la prima scolaresca agli Uffizi

Era il 9 novembre quando la didattica si allargò dalle aule fino alla Galleria. Celebrazioni attraverso dirette Facebook e un volume

Era il 9 novembre del 1970 quando la prima scolaresca mise piede agli Uffizi. Calzoncini corti, sguardi curiosi. I bambini di allora venivano sistemati su degli sgabelli per poter comodamente assistere a queste lezioni di storia dell’arte così speciali. È nato cinquant’anni fa il dipartimento per l’educazione delle Gallerie degli Uffizi. Da quel giorno, generazioni di giovani si sono formate grazie ad un’idea pionieristica, poi ripresa da altre importanti gallerie italiane. E La Nazione ha fin dall’inizio sempre documentato l’evolversi di un’iniziativa così all’avanguardia.

Si vede bene sfogliando le pagine del volume "L’arte incontra i giovani 1970-2020. Comunicare il patrimonio alle Gallerie degli Uffizi" a cura di Lucia Mascalchi (casa editrice Sillabe, Livorno), in cui spiccano svariati ritagli del nostro giornale. I primi cinquant’anni del progetto sono stati celebrati ieri mattina con una diretta Facebook, introdotta dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, costretto a casa in quanto positivo, ma asintomatico. "Non possiamo non dirci fieri della tanta strada compiuta in mezzo secolo – ha detto durante il collegamento –. L’attuale momento difficile evidenzia la lungimiranza dei nostri progetti. Penso al programma di alternanza scuola-lavoro ‘Ambasciatori digitali dell’arte’ ed alla borsa Erasmus+ che abbiamo vinto per ampliare questa iniziativa". Alla diretta hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale Alessandra Nardini, l’assessore comunale Sara Funaro ed il direttore dell’Usr Ernesto Pellecchia. Contributo video poi da parte di Antonio Paolucci. "Il museo oggi deve essere soprattutto un luogo formativo per le nuove generazioni e non solo. Vidi nascere quella che un tempo si chiamava ‘sezione didattica’", le parole di Paolucci. Fu grazie a Maria Fossi Todorow, donna di grande cultura internazionale, che la nostra città assistette alla creazione di un centro specializzato per avvicinare i giovani all’arte. "E’ un peccato non poter festeggiare un anniversario così bello coi nostri ragazzi - ha detto Funaro -. Dobbiamo mantenere un filo conduttore con loro anche in un periodo così complesso". "Sono felice che il presidente Giani abbia accolto l’idea del direttore Schmidt per gli ‘Uffizi diffusi’ – le parole di Nardini –. Nel programma di questa legislatura abbiamo insistito molto sull’idea di una Toscana diffusa, policentrica e decentrata".

Elettra Gullè