
Andrea Portera e Cecilia Barbetti
Firenze, 14 aprile 2017 _ Non è da tutti i compositori in attività essere oggetto di una tesi di laurea. All'Università di Firenze invece Cecilia Barbetti ha discusso il suo lavoro dedicato ad Andrea Portera, autore di origine maremmana che vive a lavora a Firenze. La tesi ha avuto come titolo "Andrea Portera e la musica come dimensione dinamica dello spazio-tempo. Tre prospettive". "Con interesse e curiosità nei confronti degli artefici odierni del fare musica, mi sono avvicinata a una delle personalità emergenti fra i compositori contemporanei _ spiega la neo dottoressa Barbetti _. È iniziato così il viaggio attraverso le sue musiche, volto ad approfondire alcuni aspetti della sua personalità creativa. Abbiamo trovato tantissimi spunti di riflessione, riferimenti simbolici importanti, supportati dalla intensa elaborazione teorica che traspare continuamente nei suoi lavori. Dopo un capitolo dedicato a fornire una traccia biografica, con attenzione al suo mondo di ricerca, si è cercato di comprendere, nello specifico, come il musicista abbia reso la dimensione antropologica all’interno delle sue opere; ci siamo concentrati infine su tre prospettive, capaci di illuminare alcune delle strade da lui percorse all’interno di una necessità espressiva: Cube, Rituals, Sinfonia dell’Assenza.
"Si tratta di tre opere emblematiche per la sua poetica, tutte diverse ma organiche tra loro, considerando come filo rosso la dimensione antropologica. Per ciascuna si è fornito una scheda tecnica e una lettura dettagliata, trovando una significativa testimonianza di un cammino originale con uno sguardo interessato alla nostra umanità". Un ulteriore riconocimento per Portera di cui sarà eseguita in prima assoluta sabato 15 aprile a Verbania "Fulgido Emile!", un lavoro per orchestra (145 pagine di partitura) che è già l'opera 147 del suo catalogo. L'appuntamento è al Teatro Maggiore con l'orchestra Antonio Vivaldi.