SANDRA NISTRI
Cronaca

Ancora caos a Mondo Convenienza "Cento giorni ma niente è risolto"

Davanti al magazzino di via Gattinella continua il presidio dei lavoratori in sciopero dal 30 maggio

Ancora caos a Mondo Convenienza  "Cento giorni ma niente è risolto"

Ancora caos a Mondo Convenienza "Cento giorni ma niente è risolto"

di Sandra Nistri

Cento giorni dall’inizio dello sciopero. Una ricorrenza sicuramente poco felice quella che, il prossimo 6 settembre, vivranno i lavoratori della ditta Rl2, appalto esterno di Mondo Convenienza ancora in presidio davanti al deposito di via Gattinella a Campi Bisenzio e che sarà al centro di una serie di iniziative: una assemblea aperta a partire dalle 19, cui sono fortemente invitate le Istituzioni, seguita da una cena e da un concerto al presidio.

Dall’8 al 15 settembre la mobilitazione a favore dei lavoratori delle ditte che operano per Mondo Convenienza, tra cui quelli che effettuano come servizi esterni il montaggio, il carico, lo scarico e il trasporto dei mobili, si allargherà poi a livello nazionale. Le proteste si terranno con presidi fissi davanti a 13 punti vendita in tutta Italia da cui è già arrivata l’adesione, il 9 settembre la manifestazione sarà davanti al negozio di Prato.

Il pacchetto di iniziative è stato annunciato ieri mattina dal sindacato SiCobas che, in una conferenza stampa organizzata al presidio, ha anche fatto il punto della vicenda, tutt’altro che conclusa. "Ci eravamo lasciati con una azienda che aveva disertato i tavoli regionali – ha spiegato infatti Luca Toscano Si Cobas Firenze-Prato – e il 31 luglio scorso Cgil ha annunciato che la vertenza era chiusa, ma non è affatto vero. Nulla è cambiato, restano i 25 licenziamenti e noi siamo ancora qui dopo avere trascorso al presidio tutto il mese di agosto mentre gli altri erano in vacanza. L’unica cosa che c’è, a quanto ci risulta, è un impegno generico chiesto da Mondo Convenienza alle ditte che lavorano in appalto per essa, di applicare un contratto collettivo nazionale nei rapporti con i dipendenti ma non si è verificato niente di concreto finora. Abbiamo chiesto ad agosto alla Regione di riconvocare il tavolo ma non ci è stato fatto sapere niente, siamo in attesa di risposte. In compenso, nel frattempo, arrivano segnali non confortanti e addirittura offensivi dall’azienda che non concede diritti a questi lavoratori ma sta procedendo a nuovi inserimenti e offre il montaggio gratis, regalando il servizio".

Dai lavoratori ancora in presidio, oltre 20 e tutti di nazionalità straniera, è arrivata la richiesta di un impegno concreto alle Istituzioni per arrivare al riconoscimento dei diritti minimi richiesti e l’applicazione del contratto nazionale della logistica e non un contratto generico. Sulla stessa lunghezza d’onda Sara Caudiero coordinatrice Cobas Prato e Firenze che ha chiamato in causa direttamente la Regione: "Abbiamo chiesto più di tre settimane fa la convocazione di un tavolo alla Regione – ha sottolineato - ma non abbiamo avuto alcun riscontro così come non abbiamo avuto notizie del verbale di accordo annunciato da Cgil che non è stato mai condiviso, Per noi diventa inaccettabile che tutta una serie di cose vengano decise senza che i lavoratori che stanno scioperando possano essere minimamente coinvolti e avere voce in capitolo. Per questo ci mobiliteremo con la Regione".

Detto fatto: ieri pomeriggio, infatti, una piccola delegazione dei lavoratori in sciopero, guidata da Luca Toscano, è andata alla sede della Regione Toscana per farsi ricevere e rinnovare la richiesta di convocazione del tavolo della vertenza per il deposito di Campi con l’obiettivo di verificare concretamente le annunciate aperture dell’azienda.