Anche l’Università di Tel Aviv vuole aprire a Firenze

L’Università di Tel Aviv vuole aprire una sede a Firenze e ieri il sindaco Dario Nardella ha ricevuto il presidente Ariel Porat.

"Una delle più grandi università al mondo per la prima volta vuole insediare un centro di formazione e di ricerca fuori dal proprio Paese. E che città sceglie? Firenze. Questi sono gesti di grande attenzione e stima verso la città". All’incontro oltre all’assessore all’Università, Titta Meucci, e al presidente della Fondazione Cr Firenze, Luigi Salvadori, ha preso parte anche Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e console onorario di Israele per la Lombardia, la Toscana e l’Emilia-Romagna. "Se non mancano accordi con tante prestigiose realtà come la New York University è però la prima volta che quest’università apre una sede fisica in un altro paese del mondo – ha spiegato l’assessora Meucci – non possiamo che essere orgogliosi, è una conferma della vocazione internazionale della città di Firenze verso tutto quanto riguarda ricerca e alta formazione. Si tratta di un ateneo molto prestigioso, in particolare un punto di riferimento per quanto concerne le discipline legate al design. Quello di oggi è stato un incontro cordiale e partecipato, con buone prospettive. Il presidente dell’Università di Tel Aviv è già al lavoro sulla ricerca di una sede appropriata e come Comune non faremo mancare il nostro sostegno, assieme a tante altre realtà che oggi hanno partecipato a questa prima occasione di confronto. L’amministrazione si pone come obiettivo centrale soprattutto alla luce del post pandemia quello di lavorare sempre di più sull’internazionalizzazione di Firenze e rendere la città ancora più attrattiva per studenti e ricercatori con proposte qualificate di formazione accademica".