
Anagrafe digitale Boom di richieste. Le pratiche salgono al 22 per cento
La città è sempre più digitale: i cittadini stanno imparando a utilizzare il web per poter richiedere documenti anagrafici anche importanti.
Un modo per risparmiare tempo, code e chilometri, chiedendo e pagando direttamente dal computer di casa o di lavoro delle pratiche importanti, come per esempio il cambio di residenza: se nel 2022 questo specifico tipo di pratica richiesta tramite servizio online era stato il 4% del totale delle pratiche, quest’anno la percentuale è salita al 22.
Stesso exploit anche per i cambi di indirizzo: lo scorso anno ne sono stati richiesti online il 2%, nel 2023 sono già il 18%.
Sono 15 le tipologie di certificati disponibili da richiedere facilmente tramite computer, con relativo risparmio di tempo nel nome della semplificazione: è sufficiente accedere tramite identità digitale.
Nel caso sia richiesto un certificato in bollo, sarà possibile pagare anche questo online, ossia 16 euro. Possono accedere al servizio anche i cittadini iscritti Aire che rientrano in Italia dall’estero.
Inoltre da qualche settimana è possibile registrare il proprio domicilio digitale.
Ossia l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) che sostituisce il recapito fisico per l’invio delle comunicazioni con valore legale da parte della pubblica amministrazione, come atti, notifiche e avvisi.
Niente più postini che suonano al citofono per far firmare la notifica o lasciare un avviso nella cassetta della posta in caso di assenza, per poi doversi recare di persona in ufficio postale o in Comune: tutto arriva in via digitale direttamente sul cellulare o sul computer di casa o lavoro. Manuela Plastina