Ambulanze senza medico, firme contro

I volontari della Misericordia e dell’Avg temono gravi conseguenze e coinvolgimento nelle responsabilità

Migration

Il medico scenderà dalle ambulanze di San Casciano a partire dal 15 giugno. È la data a questo punto ufficiale, e da più parti contestata. A comunicarla Jacopo Scala, medico e sindacalista, nel corso dell’incontro informativo che si è tenuto l’altra sera nella sede della Misericordia di Barberino Tavarnelle. "La certezza sulla data è dovuta al fatto che nel calendario delle presenze a San Casciano, dal 15 giugno non c’è il medico". Per il dottor Scala, "è altrettanto evidente il fatto che se non si sblocca qualcosa, non sarà possibile neppure l’attivazione dell’ambulanza infermieristica dal momento che le associazioni degli infermieri hanno dato indicazione di non fare i turni aggiuntivi necessari per attivare il servizio". Nell’incontro di giovedì, come spiega il vicepresidente della Misericordia Paolo Galgani "abbiamo presentato il manifesto di protesta realizzato insieme alla Misericordia di San Casciano e all’Avg di Greve. Se tolgono il medico, la gente è arrabbiata e noi abbiamo voluto informare i nostri volontari di quanto sta accadendo". Nella stessa serata è nato anche un comitato per la raccolta firme contro la decisione di togliere il medico dalle ambulanze. Le sedi delle due Misericordie e quella d’Avg saranno punti costanti per la sottoscrizione della petizione mentre sono previsti anche banchini in vari punti del territorio come in occasione dei mercati settimanali.

Anche il presidente della Misericordia di Barberino Tavarnelle, Paolo Naldini, auspica che la decisione di togliere il medico non diventi operativa: "Mi piacerebbe che la situazione restasse così", ha detto. C’è poi contrarietà soprattutto da parte dei volontari che sono in prima fila nel salvare vite umane e temono che togliere il medico a bordo delle ambulanze possa ritorcersi in termini di responsabilità. Come afferma Amanda Bardhaj, volontaria della Misericordia. "La presenza del medico è importantissima, abbiamo bisogno di una figura qualificata, per somministrare farmaci, e per prendere decisioni. Noi siamo volontari e non possiamo essere lasciati soli con i pazienti. Perché se capita qualcosa di grave, vorrei sapere penalmente di chi è la responsabilità. Noi volontari abbiamo paura".

Andrea Settefonti

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro