Altro colosso immobiliare E addio negozi a Bellariva

Via Piagentina: rilevato l’ex Enpam. Richieste troppo alte per gli affittuari .

di Carlo Casini

Attività commerciali storiche che andranno via e inquilini divisi in via Piagentina: il condominio composto da più interni di ex proprietà Enpam, l’ente previdenziale dei medici e odontoiatri, è stato acquistato ad aprile scorso da Investire Sgr, colosso degli investimenti immobiliari, e tra poco gli affittuari dovranno decidere se comprare case e negozi, andare via a termine contratto oppure prima con una buonuscita. Opzioni che lasciano divisi i locatari: se alcuni trovano vantaggiose le condizioni proposte, per altri sono completamente fuori mercato e forieri di grattacapi. Perché la faccenda si traduce in dover trovare un’altra casa o fondo e fare traslochi in fretta e furia. Come succederà ad Acquaria, negozio di acquariofilia che è in quei locali da mezzo secolo."Il negozio è qui da cinquant’anni, io l’ho rilevato da 32 anni a 26 anni con il mio socio al Cosimo Innocenti – racconta il titolare Giovanni Gardini – Con il nostro avvocato, abbiamo scritto per sapere se era possibile rinegoziare il contratto o acquistare il fondo, ci è arrivata solo una proposta di 202mile euro, una cifra inavvicinabile considerando che sono 5mila euro a metro quadro, via Piagentina non è una via commerciale, il fondo necessita di diversi lavori, non ha un impianto di riscaldamento e l’entrata è in un interno. Il contratto scade il 30 giugno: dovremmo chiudere con rammarico, pensando ai tanti appassionati che venivano da tutta la Toscana e a tutti i premi vinti, nonostante sia solo un piccolo negozio di 45 metri quadri. Abbiamo superato pandemia e mesi di cantierizzazioni, non ci aspettavamo di dover chiudere per questo. Cercheremo di tirare avanti con l’altro nostro punto vendita di via Baracca e di ampliare il canale di vendita online, non sarà facile, già c’è crisi. Di accendere un mutuo a 58 anni non se ne parla, trasferirsi in un nuovo fondo vorrebbe dire spendere circa 70mila euro per gli impianti. Poteva essere un’attività da rivendere come rendita un domani, ma non potrò".

"Siamo qui dal 2006, andiamo avanti fino a scadenza contratto poi si vedrà – dice Erika del forno ’Il ghiottone’ – Il prezzo che ci hanno chiesto è davvero sproporzionato".

"Abbiamo aperto 28 anni fa e ci scade il contratto tra due – commenta Gianni del centro Sun & Mun – La proposta che ci hanno fatto è di 230mila euro per 55 metri quadri, una cifra da centro storico".

"Oltre 2.700 euro al metro quadro per un appartamento in cattive condizioni – afferma Lorenzo Spinello – Mi chiedono 350mila euro per un mutuo che ne costa 600mila con una rata da 1.600 euro al mese. Senza neanche darmi una tempistica adeguata: ce lo hanno detto circa 4 mesi fa,vogliono saperlo entro il 31 maggio e liberare entro fine agosto altrimenti non ci danno la buonuscita che però hanno calcolato solo sul’anno che manca a scadenza, ma sarebbe un 3+2: non considerano gli altri due anni per cui ho firmato? Inoltre io sono un tirocinante, chi mi farebbe un mutuo? Per fortuna ho una famiglia alle spalle, ma chi non ce l’ha?"

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