BARBARA BERTI
Cronaca

Alluvione e shopping ai Gigli. Esposto sulla mancata chiusura

La notte del 2 novembre un centinaio di persone rimasero bloccate nella struttura: la Cgil chiede chiarimenti. La direzione del centro commerciale: "Seguite le corrette procedure: attivato il piano di evacuazione".

Alluvione e shopping ai Gigli. Esposto sulla mancata chiusura

Alluvione e shopping ai Gigli. Esposto sulla mancata chiusura

"Hanno prevalso le ragioni di sicurezza o di profitto?". E’ la domanda che si pone la Cgil di Firenze in riferimento a quanto accaduto al centro commerciale I Gigli durante l’alluvione dello scorso 2 novembre.

L’acqua e il fango hanno invaso anche la struttura di Capalle dove quella tragica sera un centinaio di persone, tra clienti edipendenti, sono rimasti bloccati all’interno della struttura per tutta la notte. Passata la fase emergenziale, adesso il sindacato ci vuole vederci chiaro e proprio ieri è stato presentato un esposto ai carabinieri per "far appurare all’autorità giudiziaria se sia stato rispettato il piano di evacuazione del centro commerciale". Secondo il segretario generale della Cgil Firenze Bernardo Marasco e il segretaro generale della Filcams Maurizio Magi "appare del tutto inspiegabile come gli esercizi commerciali non siano stati chiusi anzitempo rispetto all’orario ordinario di chiusura quando tutti noi ci trovavamo in una situazione, peraltro preannunciata, che di ordinario non aveva nulla". Per entrambi i sindacalisti appare "suggestivo dover registrare che alcuni lavoratori siano risultati prima bloccati dentro al centro e poi impossibilitati a tornare a casa, dovendo quindi riparare in un albergo situato nelle vicinanze anticipando le spese". A questo punto, Marasco e Magi pur non volendo pensare "che tale rigidità nel rispettare l’orario ordinario di chiusura sia stato frutto di una da sempre vessata e discussa tendenza al tenere aperto a prescindere, tanto le domeniche quanto i festivi, tanto la mattina quanto la notte, inseguendo il feticcio del profitto e della rendita a scapito di tutto il resto, a partire dalle condizioni di sicurezza dei lavoratori". Ma vogliono capire cosa è veramente accaduto quella notte. Oltre all’esposto, il sindacato chiede un confronto per arrivare a "un documento di valutazione dei rischi integrato" e all’’elezione di un rappresentante della sicurezza dei lavoratori del centro.

La direzione de I Gigli, "sorpresa e amareggiata" per l’azione del sindacato, fa sapere che già della prime ore dell’emergenza "si è tempestivamente attivata con le autorità competenti, per seguire gli sviluppi della situazione e rimanere informata circa le corrette procedure di sicurezza da seguire". Poi, quando ha ricevuto comunicazione della rottura degli argini dei fiumi limitrofi, "è stato attivato il Piano di emergenza ed evacuazione interno, trattenendo nella struttura i clienti e i dipendenti presenti, nonchè fecendo spostare gli stessi al primo piano del centro". A quel punto "il direttore, lo staff di direzione nonchè le squadre di emergenza del centro, quali portierato, pulizie e manutenzione, hanno seguito le procedure previste e sono rimasti al centro tutta la notte per fornire l’assistenza necessaria alle circa cento persone presenti".