Allevamenti di suini "Disposti al dialogo"

Dopo la polemica dei cittadini per il cattivo odore, risponde il proprietario: "Il nostro impianto ha tutte le certificazioni in regola"

Allevamenti di suini "Disposti al dialogo"

Allevamenti di suini "Disposti al dialogo"

"Nel nostro allevamento ci sono soltanto suini italiani, nati e allevati in Italia. Non sono mai entrati e non entreranno mai animali esteri". È quanto chiarisce Enrico Brettoni (in foto) titolare dell’allevamento di suini nella zona di Novoli a Barberino Val d’Elsa in risposta a quanto dichiarato al nostro giornale da alcuni cittadini infastiditi dal cattivo odore degli animali.

Brettoni spiega infatti che "ho dato inizio a questo tipo di allevamento nel 2013 con l’intento di dar vita a un progetto importante ed unico come l’allevamento di suini allevati all’aperto in modo estensivo, appartenenti ad una filiera tutta italiana. In cui il vero protagonista fosse il benessere animale. Solo la nostra selezione di suini italiani e questo tipo di allevamento ci permette di esprimere al massimo la qualità del prodotto". L’allevamento di Barberino ha certificazioni ambientali, ha collaborazioni con l’Università della Tuscia e per il benessere dell’animale "prevede in particolare uno spazio a disposizione per ogni singola unità di circa 200 metri quadrati, con possibilità di riparo in apposite strutture".

Inoltre "i recinti in cui è suddiviso il territorio aziendale consentono la turnazione e la rotazione tra i suini e colture, in modo tale da garantire la sostenibilità ambientale".

Anche Mauro Zivieri, responsabile del progetto che prevede un altro allevamento in Valdichiana, uno di cinta senese a Gaiole e un impianto di affettamento a Radda, sottolinea che "noi siamo qui da anni e siamo disposti a incontrare in cittadini in presenza del sindaco".

Andrea Settefonti