REDAZIONE FIRENZE

Alleanze, nomi e sfide. Le elezioni in provincia. In 300mila alle urne per scegliere il sindaco

In primavera in venti comuni dell’hinterland ci saranno le amministrative. Scandicci e Borgo le situazioni più calde e a rischio di primarie. Tra i papabili spuntano anche David Ermini e Stefano Giorgetti.

Alleanze, nomi e sfide. Le elezioni in provincia. In 300mila alle urne per scegliere il sindaco

Il tempo delle elezioni è arrivato (e si sente) anche in provincia. Non solo il capoluogo va alle urne in una situazione quantomeno frizzante con più di un mal di pancia e alleanze non definite ma in venti comuni il 9 giugno 2024 si sceglierà - o confermerà - il primo o la prima cittadina e i consigli comunali. Da segnalare che la maggioranza è in mano al centrosinistra (16 amministrazioni). Le incognite ancora non sono solo sui nomi ma anche sulle alleanze con un Iv indeciso (e si aspetta la partita fiorentina) e spaccature interne ai partiti, a cominciare da un Pd ancora diviso tra schleiniani e riformisti. E, in particolare a Scandicci e Borgo.

SCANDICCI

Cinquantamila anime alle porte di Firenze, oggi amministrate da Sandro Fallani.Nel centrosinistra si cerca una quadra. Sia per il candidato a sindaco, tanto da sventolare lo spauracchio primarie (in lizza il vicesindaco Andrea Giorgi, prescelto dal sindaco uscente e la new entry, l’assessora alla cultura Claudia Sereni) sia per la coalizione. Il Pd ha chiuso con la Sinistra, ma non con Italia Viva, come a Firenze d’altronde. Per il centrodestra pare certa la candidatura per FdI, di Claudio Gemelli. In corsa anche Scandicci civica che sostiene Giovanni Bellosi.

CALENZANO

Amministrative anche a Calenzano dove c’è già qualche ipotesi concreta: Giuseppe Carovani ex sindaco ha l’appoggio di Sinistra e “Per la mia città“ e quello di Calenzano Democratica (lista costituita da ex Pd ma anche esponenti di Italia Viva). Ufficiale la candidatura di Maria Arena, con Pd, Calenzano Futura e Psi. Non ci sono candidati della destra, di Italia Viva e del Movimento 5 Stelle.

LASTRA A SIGNA E SIGNA

Finirà il secondo mandato di Angela Bagni. E il centrosinistra cerca un nome. In pole l’assessore Emanuele Caporaso. Il Pd sta lavorando a una coalizione con "Sinistra per Lastra", Iv, Socialisti e Azione. In caso di rottura, un secondo candidato può essere l’ex vicesindaco Cappellini, cacciato dalla giunta perchè entrato nel partito di Calenda. E il centrodestra? Potrebbe lavorare con Iv e Azione o correre da solo, magari con un civico. Al voto anche Signa, dove nel 2019 trionfò col centrosinistra, Giampiero Fossi (uno dei pochi sindaci shleiniani di zona). Fossi ha dato la disponibilità per il bis ma nei palazzi circola anche il nome di Stefano Giorgetti, assessore uscente della giunta Nardella, mentre l’opposizione lavora a un’ampia coalizione, che potrebbe raccogliere componenti da IV a Fdi, Fi e Lega, passando per un candidato civile.

FIGLINE-INCISA

Finisce l’era della sindaca Giulia Mugnai. Ma sull’elezioni bocche cucite: nessuno si sbilancia né fa nomi. Voci di corridoio parlano di Giacomo Cioni, presidente di Cna, candidato civico sostenuto dalla sinistra. Per la destra torna il nome di Silvio Pittori, che aveva portato Mugnai al ballottaggio. Da capire il ruolo dell’ex vicesindaco Buoncompagni, pronto a ripartire con un movimento civico. Si parla anche della possibilità di far scendere in campo David Ermini, ex vicepresidente Csm.

BAGNO A RIPOLI

Giochi ancora aperti per il post Casini. Al momento ci sono due candidati ufficiali: Francesco Pignotti (bonacciniano) e Franco Pestelli (area Schlein), entrambi del Pd. In forse Francesca Cellini indipendente di sinistra e Laura Quinti di Iv e area riformista. Resta l’incognita primarie di partito o coalizione. Nessuna notizia dal centrodestra.

FIESOLE

Per ora c’è un solo candidato ufficiale: Renzo Luchi della lista civica Cittadini per Fiesole, al governo da due mandati con Anna Ravoni. Per il centro sinistra circola il nome di Cristina Scaletti, ex assessore regionale, lanciata da quella che potrebbe diventare una nuova lista civica ma che aspetta le mosse del Pd che è spaccato, con una parte che preferisce un candidato fiesolano (si dice il capogruppo di Fiesole Europa Tommaso Manzini, avvocato trentenne). Centrodestra non pervenuto, per ora.

MUGELLO

A Scarperia e San Piero la domanda è se il sindaco Federico Ignesti (Pd) vorrà e potrà ricandidarsi (data l’ipotesi terzo mandato). Ci si chiede se ci saranno altre forze oltre a quelle di maggioranza (Pd e Psi). Dato che il centrodestra non si presentò alle elezioni. Se Ignesti non si ricandidasse, il più papabile nel Pd è l’assessore Recati. A Palazzuolo schieramenti semplificati: centrodestra e centrosinistra. Cinque anni fa vinse Phil Moschetti (Pd) Ora tutto è incerto: moschetti non ha ufficializzato il bis. Cerca candidati il centrodestra. A Firenzuola (unico Comune di centrodestra), ancora niente candidature, ma probabile il ritorno del sindaco uscente Giampaolo Buti (area Forza Italia), mentre il centrosinistra potrebbe puntare sul consigliere Giordano Allkurti. Anche il sindaco di Dicomano Stefano Passiatore (Pd), è al secondo mandato, ma non si ricandiderà. Tre i gruppi in consiglio: il Pd, "Dicomanocheverrà" e il centrodestra. Ma per ora non ci sono candidature. A Borgo San Lorenzo la giunta formata da Pd e IV è guidata da Paolo Omoboni, (a fine mandato). Il M5s, potrebbe allearsi con l’opposizione di sinistra. Incognita nel centrodestra, ma per Fdi correrà Carlo Bedeschi. Nel Pd una parte chiede le primarie tra Timpanelli e Cristina Becchi. Barberino è retto dal centrosinistra (Pd e Psi) con il sindaco uscente Mongatti. Due le opposizioni: quella di sinistra, guidata da Enrico Carpini, con una lista che pensa di presentarsi in autonomia, e quella di destra poco radicata in paese. Per il sindaco resta però l’incognita terzo mandato. In caso contrario è pronta la vicesindaco Sara Di Maio. A Vicchio, il sindaco Filippo Carlà Campa, è al primo mandato. Probabile i una sua ricandidatura. Il principale gruppo di opposizione, la lista civica Officina Vicchio 19, dovrebbe ripresentarsi. Dovrebbero essere presenti anche i Cinque Stelle e il centrodestra. A Vaglia, finisce l’era Leonardo Borchi. Nel 2014 vinse con il centrosinistra, ma poi è uscito dal Pd e si è candidato nel 2019 con la propria lista civica “Per Vaglia”. L’esperienza del gruppo continua, stanno scegliendo nome della lista e candidato. All’opposizione Pd e lista civica di sinistra "Vaglia Futura", stanno definendo il candidato. Destre e Cinque Stelle per ora non pervenuti.

VALDISIEVE

La diatriba interna al Pd per il dopo Monica Marini a Pontassieve sembra aver chiuso la strada al vicesindaco Boni e a Filippo Pratesi. Dal cilindro dPd potrebbero uscire figure come Tiziano Lepri (ex assessore provinciale) o Gianni Salvadori (già assessore in Regione). Per il centrodestra Cecilia Cappelletti (Lega). Resta l’incognita Italia Viva. A la Rufina il sindaco Vito Maida avrebbe l’intenzione di ricandidarsi. In ipotesi anche l’accordo con la lista civica di RufinaCheVerrà. Se si trova la quadra, il centrosinistra convergerebbe su un unico candidato. Altrimenti RufinaCheVerrà dovrebbe ripresentarsi autonomamente con Andrea Barducci. Pe ril centrodestra probabilei Chiara Mazzei.

Gabriele Manfrin

(Hanno collaborato Bartoletti, Di Renzone, Ciardi, Giovannetti, Guidotti, Morviducci, Nistri, Plastina,)