Allarme miele nostrano +23% delle importazioni

Coldiretti Toscana segnala melari toscani quasi vuoti e aumento importazioni di miele straniero. Settore apistico in crisi per cambiamenti climatici e rischi di miele di bassa qualità. Norme per contrastare importazioni e garantire tracciabilità del prodotto in arrivo.

Allarme miele nostrano +23% delle importazioni

Allarme miele nostrano +23% delle importazioni

In Toscana "melari vuoti (o quasi) e boom di importazioni di miele straniero (+23%)". A dirlo è Coldiretti Toscana che, in occasione della Giornata mondiale delle api che cadeva ieri. In Toscana sono oltre settemila le aziende apistiche che si prendono cura di 170mila alveari e 20mila sciami e producono numerose tipologie di miele. Un settore in grandi difficoltà a causa dei cambiamenti climatici che mandando in tilt le api che non riescono più a sincronizzarsi con le piante. A questo si aggiungono i rischi per le importazioni di miele da Paesi terzi di bassa qualità. "Le norme di aggiornamento contrasteranno le importazioni di miele adulterato da Paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del Paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. È un bel passo in avanti verso la trasparenza", spiega Letizia Cesani (foto), presidente Coldiretti Toscana.