PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Allarme lupi Parla l’esperto: "Non è un branco ma un coppia"

Dopo gli avvistamenti nella zona è scoppiato il panico. I residenti: "Avvistati anche in parchi e giardini" .

Allarme lupi Parla l’esperto: "Non è un branco ma un coppia"

Allarme lupi Parla l’esperto: "Non è un branco ma un coppia"

Sarebbero una coppia i lupi avvistati mercoledì sera nella zona di Porto di Mezzo. Due animali dal mantello diverso, uno più scuro, l’altro del colore grigio ‘tradizionale’. Una coppia che si è formata da poco il che escluderebbe la presenza di piccoli ‘lupacchiotti’: informazioni preziose quelle fornite da Alessandro Fossi Marchese, dell’ufficio preposto in materia della Regione, che si è speso – e non poco – sulla pagina Facebook del Comune di Lastra a Signa per cercare di rispondere alle domande e alla perplessità dei cittadini, affermando che "si tratta di due lupi censiti personalmente" e ribadendo inoltre che "sulle segnalazioni vige la non divulgazione del punto esatto dell’avvistamento". Si tratta quindi di una situazione monitorata dalle istituzioni, dal Comune e soprattutto dalla Regione che ha le competenze in questo ambito. L’amministrazione comunale, da parte sua, ha pubblicato sui social una sorta di decalogo su come comportarsi in caso di avvistamento, che prevede innanzitutto la segnalazione inviando una e-mail alla Regione Toscana all’indirizzo [email protected] o al numero WhatsApp ‘Emergenza lupo’ 366 6817138 descrivendo cosa si è visto, data e orario, la località, quanti sono, il colore e il ‘comportamento’: per esempio se è in cammino o se insegue altri animali selvatici. E ancora: se l’avvistamento è avvenuto da un auto o comunque da un mezzo. "Segnalare inoltre se ci sono stati altri avvistamenti nella stessa zona, anche da parte di persone e avvertire anche di eventuali successivi incontri". Resta il fatto che tanti cittadini hanno manifestato il loro timore e hanno parlato addirittura di "frequenti visite anche ai giardini di Ponte a Signa, nella zona di via XXV Aprile". Oltre a numerose richieste per sapere se i lupi abbiano mai aggredito un essere umano. Ma anche in questo caso le risposte sono state tranquillizzanti, senza contare che in diversi si sono schierati dalla parte degli animali.

Per approfondire l’argomento abbiamo sentito anche Carlo Lovari, comandante della Polizia municipale di Capolona e Subiano, ma con un passato da tecnico faunistico, un ‘esperto’ quindi dell’argomento, che ha confermato come l’area appenninica risulti ‘satura’ dalla presenza di lupi: "Tuttavia – ha spiegato -, se qualche anno fa mi avessero detto che sarebbero scesi a valle, non ci avrei mai creduto". Galline, anatre e capre le loro prede preferite. Lovari ha confermato inoltre un altro elemento essenziale, ovvero che per i lupi non è certo un problema compiere chilometri su chilometri, soprattutto nelle ore notturne, quando in giro c’è sicuramente meno gente. E la loro provenienza potrebbe essere proprio quella degli Appennini, da dove avrebbero raggiunto prima il Montalbano e poi i Comuni limitrofi, comprese le colline sopra a Lastra a Signa. Ma si resta sempre nel campo delle ipotesi, anche se tuttavia, in base ai riscontri avuti, sembra praticamente certo che gli esemplari siano soltanto due, quelli avvistati a Porto di Mezzo. Almeno per il momento.