
Allarme castagni. Stanno seccando. È colpa dell’alluvione e delle frane
Sta per prendere avvio in Mugello la stagione del marrone, con un mercato che sempre più richiede e paga questo prezioso prodotto dell’Appennino, ma adesso c’è un elemento di preoccupazione in più. Perché l’alluvione e il conseguente dissesto idrogeologico del maggio scorso, che ha colpito anche l’Alto Mugello, ha provocato gravi ferite nei castagneti. Non in tutti, naturalmente, ma ci sono decine e decine di frane che hanno devastato interi versanti. E’ accaduto in particolare a Palazzuolo, è accaduto a Marradi. Anche ieri ha lanciato l’allarme il sindaco marradese Tommaso Triberti, parlando in Consiglio regionale davanti alla commissione per la tutela e la valorizzazione delle aree interne, delle conseguenze dell’alluvione e del terremoto. E il professor Elvio Bellini, marradese, già docente alla facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, uno dei massimi esperti internazionali di castanicoltura, conferma le preoccupazioni. "Ho visto con i miei occhi i gravi danni causati dalle frane: sono spariti interi castagneti. Il castagneto coltivato in montagna è più fragile di un bosco, gli alberi sono più radi, e mentre in passato i terreni erano più curati dagli agricoltori, con fossette per la regimazione delle acque, ora non più".
La conseguenza è grave: "I castagneti marginali saranno abbandonati – prevede il professore -, e stimo in quasi un 20% le aree che hanno subito danni". Ci sono timori anche per molti alberi pur rimasti in piedi: "Gli smottamenti hanno causato il distacco dell’apparato radicale dal terreno. E non essendo mai piovuto, le radici si sono seccate. Il prossimo anno potremo cominciare a vedere le conseguenze drammatiche di tutto ciò". Ma c’è anche un altro grave problema: dove i castagneti sono rimasti produttivi, in alcune zone sono sparite le strade di accesso, spazzate via dalle frane, rendendo così impossibile la raccolta. "Dovremo investire in nuovi impianti – dice il professor Bellini -, presto parlerò con l’assessore regionale Saccardi proprio di castagneti sperimentali moderni, in zone non più a rischio".
Paolo Guidotti