Alla scoperta dell’Elettrice Palatina

Oggi alle 18 il format ’Mezz’ora d’arte’ ripercorre la vita della Principessa saggia, figura cara a tutti i fiorentini

"Lasciate che i Medici riposino in pace nelle loro tombe di marmo o di porfido, perché han fatto più di qualsiasi re o imperatore, per la gloria del mondo".

Sono le parole di Alexandre Dumas, ancora più significative oggi, giorno della morte, nel 1743, di Anna Maria Luisa de’ Medici l’ultima discendente della casata granducale.

E’ grazie a lei, ricordata dai fiorentini come la “Principessa saggia“, se Firenze ha mantenuto infatti l’immenso patrimonio artistico, legando indissolubilmente i beni della sua dinastia alla città, attraverso il celebre “Patto di famiglia“.

La sua figura, riscoperta e ristudiata dopo più di un secolo di oblio, è adesso particolarmente cara ai fiorentini e non solo. Così, nell’anniversario della morte i Musei Civici Fiorentini e Mus.e le rendono omaggio con un’edizione speciale del format Mezz’ora d’arte.

L’appuntamento digitale, fissato per oggi alle 18 con prenotazione obbligatoria, vede Giaele Monaci tracciare un ritratto vitale di questa straordinaria figura.

L’ultima Medici era chiamata l’Elettrice Palatina, per il suo matrimonio con Giovanni Guglielmo del Palatinato. Ed è proprio per il suo volere illuminato se dopo la sua scomparsa i tesori di famiglia riuniti dalla famiglia in tre secoli di egemonia su Firenze e sulla Toscana, non sonno stati portati altrove dai Lorena. Il famoso “Patto di famiglia” che l’ultima Medici siglò nel 1737 con Francesco Stefano di Lorena, che le succedeva come granduca, è infatti ancora oggi un lungimirante atto di protezione dei beni culturali, obbligando a "conservare, per ornamento dello Stato, e per utilità del Pubblico, e per attirare la curiosità dei Forestieri,...non ne sarà nulla trasportato, o levato fuori della Capitale, e dello Stato del Gran Ducato".

Ma chi era veramente Anna Maria Luisa de’ Medici? Come si scoprirà dalla Mezz’ora d’arte, la fanciulla che "cavalcava come un uomo e rideva di una maschia risata", divenne con l’età una donna risoluta, grande amante dell’arte e delle lettere, che considerò la più grande "gloria e vanto dello Stato". Questa donna volitiva, definita "principessa di gran saviezza", seppe affrontare con determinazione e coraggio le prove della vita e la dolorosa consapevolezza della fine del proprio casato.

Prenotazioni: via mail a [email protected] indicando nome, cognome.

Olga Mugnaini

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