A Firenze la sede europea di Alibaba

L’incontro con il sindaco Nardella: "Sono pronti a investire molto sul nostro mercato"

Jack Ma, fondatore del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba

Jack Ma, fondatore del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba

Firenze, 24 gennaio 2019 - Prove tecniche di piattaforma. Alibaba Group, l’Amazon cinese, prosegue la corsa nell’e-commerce e prepara la svolta "glocal": scommette sull’Italia e mette le imprese nostrane al centro delle strategie di AliExpress, la piattaforma retail che permette ai consumatori nel mondo di acquistare direttamente in Cina da produttori e distributori.

"Ho avuto un colloquio molto positivo e fruttuoso con il numero uno di Aliexpress – ha confermato il sindaco Dario Nardella – che investirà moltissimo in tutta Europa e ho proposto Firenze per portare qui il loro quartier generale, so che il gruppo cinese ci sta pensando seriamente".

Secondo il sindaco "un eventuale insediamento della società di logistica di Alibaba sarebbe un’occasione straordinaria per creare occupazione: non dimentichiamo che noi abbiamo ancora tanta strada da fare sul settore del lavoro, soprattutto per i giovani, e avere qui il cuore del polo logistico di questo colosso cinese secondo me potrebbe essere una grande opportunità".

L’annuncio arriva subito dopo le dichiarazioni del vertice del colosso cinese. "Il nostro obiettivo – hanno spiegato – è partire a fine marzo con centinaia di venditori e migliaia nel 2020. Nel futuro, in tutto il mondo, puntiamo a un milione di Pmi e in Italia, nostro focus, auspichiamo di avere 100mila venditori". Qin Qing, capo del progetto Italia, vede ampi margini di crescita. "C’è una cultura in Italia cambiata con le nuove generazioni. Abbiamo trovato l’attenzione delle istituzioni, ad esempio il sindaco di Firenze. Pensiamo si debbano costruire le infrastrutture di e-commerce e puntare sulla formazione. Per questo, ci saranno progetti con Camere di commercio e università".

"Per i prossimi 5-10 anni – insiste il responsabile cinese del progetto – faremo dell’Italia il Paese principale di riferimento per la vendita in Europa e mondo, generando volumi di miliardi di euro o dollari. Siamo convinti che l’Italia abbia un enorme potenziale". L’idea è quella di "creare un mercato di e-commerce locale capace di diventare globale.

"I tempi sono maturi: nel 2018 – rileva Wang – abbiamo avuto 150 milioni di compratori, quando nel 2017 erano 100 milioni. È un ritmo di crescita rapido che conta sul miglioramento dei servizi; sulla volontà di aiutare gli utenti a crescere; sull’intelligenza artificiale e gli algoritmi capaci di processare grandi volumi di dati".

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