ROSSELLA CONTE
Cronaca

Pugno di ferro contro la 'mala-movida', firmato il 'Patto per la notte': stop agli alcol-tour

Somministrazione proibita dalle 2 alle 6 / SBRONZA LIBERA NEI BAR DEL CENTRO

Locali notturni, movida (foto New Press Photo)

Firenze, 9 settembre 2014E' stato chiamato Protocollo d’intesa per la Notte a Firenze, l’accordo firmato oggi dal prefetto Luigi Varrata, dal sindaco Dario Nardella, dal presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci, dalle associazioni di categoria e dal rappresentante dei minimarket Paras Gogia. Obblighi, norme di convivenza civile e definizione precisa dei ruoli di Prefettura, Questura e Comune, buttati giù agli inizi dell’anno e portati avanti con forza dalle associazioni di categoria.

Partirà il 19 settembre e coinvolgerà per il momento le zone di via dei Benci, piazza Santo Spirito e Sant’Ambrogio, con la possibilità in futuro di coinvolgere anche gli altri punti critici della città, l’‘accordo tra gentiluomini’ che durerà quaranta giorni, fino al 31 ottobre, al termine dei quali seguirà un tavolo di confronto per valutare insieme ai residenti, sentinelle del rispetto delle regole, risultati e obiettivi. Il patto, che cercherà di mettere un freno alle scorribande disordinate della banda della notte, ha una novità importante: saranno i residenti, che troveranno ascolto nella sede del Quartiere, ad essere le vere sentinelle del territorio, segnalando di volta in volta eventuali situazioni di disagio.

Ecco come funziona: innanzitutto, il punto più importante, riguarda gli orari. I locali dovranno chiudere alle 2 ma saranno considerati 30 minuti in più per favorire il graduale deflusso della clientela, i minimarket alle 24 mentre la vendita di alcol da asporto sarà vietata a partire dalle 22. I firmatari del protocollo si impegnano anche a non promuovere in nessun modo la vendita di alcolici, e quindi a non prestarsi all’organizzazione dei tour dello sballo o di speciali offerte come bevi tre e paghi due, e a scontare, per quanto possibile, nel proprio listino prezzi le bevande analcoliche. I gestori, a proprie spese, si impegneranno in forma associata a dotarsi, a partire dalle 23, di un numero congruo di “addetti ai servizi di controllo”, il numero è in corso di definizione, col compito di vigilare sui comportamenti della clientela anche esterna al locale. Gli addetti al controllo, in caso di necessità, provvederanno a richiedere l’intervento del presidio di forze dell’ordine che dovrebbe essere a disposizione proprio per il controllo delle zone calde. Per quanto riguarda il ruolo della pubblica amministrazione, Comune e Questura promettono maggiori controlli e qualora «si individuino elementi di violazione, le forze di polizia ne prenderanno atto con l’avvertenza che, previa diffida, alla terza violazione verrà data segnalazione all’autorità giudiziaria». «Si tratta di un modello innovativo – spiega il prefetto Luigi Varratta – che per la prima volta farà leva su un senso di responsabilità condiviso e generale. Intensificheremo i controlli e combatteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione promozioni alcoliche e alcol tour sui quali c’è un’indagine in corso».