REDAZIONE FIRENZE

Albereta, bocciodromo addio. Oggi la demolizione. Al suo posto un campo di beach volley

Coro di proteste dei soci: "Noi non ci stiamo"

Ultime battute all’Albereta per lo storico impianto sportivo, frequentatissimo, con più campi per il gioco delle bocce

Firenze, 16 luglio 2018 -  Il bocciodromo dell’Albereta, la cui storia prende la rincorsa dal 1972, ha i minuti contati. La sua demolizione è fissata per oggi e da progetto al posto delle piste da bocce verrà costruito ex novo un campo da beach volley.

Quarant’anni di partite, chiacchiere e sigarette consumate ai tavolini del lungo corridoio, che divide ancora le due piste, rimarranno un’amara nostalgia. Un ricordo demolito a colpi di ruspe, di fronte agli occhi di chi in quel campo ha vinto le sfide di una vita. I cinquanta soci dell’Asd Bocciofila Albereta e il presidente Marco Foggi non se ne fanno una ragione e chiedono all’amministrazione un riesame del progetto. «Il bocciodromo è un luogo di aggregazione per gli anziani del Quartiere 3, un punto fermo per gli atleti iscritti al Fib, che in ogni momento possono usufruire dell’impianto e uno spazio dove i diversamente abili assistiti dal Cse di Coverciano svolgono da anni le loro attività. Questa demolizione è insensata» – dichiara arrabbiato il presidente dell’Asd Albereta, Marco Foggi.

Le controversie tra la società del Bocciodromo e l’amministrazione iniziano nel 2004 e le motivazioni sono da ricercarsi nella legge regionale 21 del 2012 in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d’acqua. Normativa che mise in discussione anche la sopravvivenza degli impianti di Rari Nantes e Canottieri che, come il Bocciodromo Albereta, situati in una golena del fiume Arno, sulla riva sinistra. Ma se per Rari e Canottieri nel 2016 viene cucita su misura una modifica della legge regionale 21, che garantisce le strutture presenti da almeno quarant’ anni, per l’Albereta non arriva in soccorso nessuno. Il Bocciodromo è stato i costruito negli anni ’70, ma la società non può dimostrare che la copertura delle piste da bocce sia stata realizzata prima del 1976. Così, nonostante si spartiscano la stessa riva del fiume Arno Canottieri, Rari e Albereta non condividono lo stesso destino, che per il bocciodromo sembra segnato. La gara d’appalto per la demolizione dell’impianto è stata bandita dal Comune già nell’aprile del 2016 per un valore di 174.240 euro.

Sofia Francioni