
Secondo una denuncia di una militante di un movimento animalista, quel giorno dell’agosto del 2015, un fiaccheraio fiorentino fece ’’lavorare’’ il suo cavallo nonostante i 39 gradi segnati dal termometro.
Ma al processo per maltrattamenti che è scaturito da quella denuncia, il fiaccheraio è uscito assolto, con la formula più ampia, "il fatto non sussiste". Curiosamente, la sentenza del giudice Bonelli è arrivata nello stesso giorno in cui un collega e amico del fiaccheraio è stato protagonista dell’incidente che ha coinvolto l’auto in sosta in piazza della Signoria del ministro Lamorgese. "Il cavallo godeva di ottima salute, era ben accudito, è stata una vicenda strumentalizzata", dichiara l’avvocato Fabio Generini (nella foto), difensore del fiaccheraio assieme a Simona Gallo. Tutto nacque da una multa, inflitta poco prima che il fiaccheraio accompagnasse in municipio una coppia di sposi. Multa - poi tolta dal giudice di pace - che secondo un regolamento comunale sconosciuto agli stessi conducenti, puniva chi facesse uscire l’animale con più di 35 gradi.
ste.bro.