di Sandra Nistri
Sono centinaia i toscani che potranno essere risarciti dalla Citroen per i problemi legati agli airbag difettosi. A fornire loro (e a tutti gli italiani che stanno vivendo la stessa situazione) uno strumento per poter richiedere i danni un’ordinanza, di questi giorni, del tribunale di Torino che ha accolto l’azione inibitoria promossa da Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi), Codacons e Associazione utenti dei Servizi Radiotelevisivi. In particolare, con un atto di 14 pagine, il tribunale ha ordinato alla casa madre una serie di interventi, tra cui la messa a disposizione di una vettura sostitutiva gratuita.
La vicenda riguarda i veicoli Citroen C3 e DS3 equipaggiati con dispositivi di gonfiaggio air-bag realizzati dalla società Takata prodotti tra il 2009 e il 2019 i cui proprietari non possono circolare, ormai da mesi, perché l’air bag è difettoso e potrebbe provocare danni gravissimi agli occupanti del veicolo. La sostituzione dei pezzi potenzialmente a rischio si sta rivelando però un’odissea da mesi: le dotazioni di ricambio non arrivano e le auto sostitutive non sempre sono disponibili. "La decisione del Tribunale di Torino – sottolinea l’avvocato Eva Pecchioli presidente della delegazione Adusbef di Sesto Fiorentino cui fanno capo anche i consumatori dei Comuni della provincia fiorentina - è un grande passo avanti verso la risoluzione di questa vicenda. In sostanza i giudici hanno rilevato un ritardo immotivato e la responsabilità del produttore, se la campagna di richiamo infatti fosse iniziata tempestivamente si sarebbero potute evitare misure drastiche come il divieto di guida".
Pare poi che circa un quarto degli automobilisti ancora non abbia ricevuto la lettera di richiamo. L’ordinanza stabilisce in modo puntale l’ammontare dei risarcimenti (50 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nella consegna dell’auto sostitutiva e 20 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nell’adempimento dell’obbligo di sostituire l’airbag).