REDAZIONE FIRENZE

Bastonate e colpi di casco: l'agguato dopo partita Juniores, "Aggredita anche una madre"

Il caso al termine di Fiesole-Rondinella: la delegazione ospite assalita da una ventina di persone. Si dimette l'allenatore del Fiesole

Carabinieri a un posto di blocco (Fotocronache Germogli)

Fiesole (Firenze), 31 ottobre 2021 - Il calcio si interroga su un caso di violenza bieca. Che sembra non riguardare più solamente i campi delle serie maggiori. Anche nelle giovanili spesso accadono episodi deprecabili. Ma quello che è accaduto in Fiesole-Rondinella, partita Juniores giocata nel pomeriggio di sabato, va oltre e scuote il mondo del pallone a tutti i livelli.

I fatti: la delegazione del Rondinella, composta dagli atleti, dai loro genitori e dai dirigenti è stata aggredita fuori dal campo del Fiesole, che si trova nella zona delle Caldine, dopo il termine della gara. Una partita accesa, con un rigore assegnato nel finale e tante proteste. Scontri verbali come tanti ne accadono ma stavolta si è andati molto oltre. 

E quella che ora dopo ora le ricostruzioni mostrano sembra una vera e propria spedizione punitiva con bastonate e colpi di casco. Una ventina di persone della zona di Fiesole avrebbe aggredito il gruppo della Rondinella. "Sono stati minuti di terrore - dicono proprio dalla Rondinella - e anche la madre di un giocatore è stata gettata a terra". 

Due i calciatori della squadra ospite finiti in ospedale per le botte ricevute. Non sono gravi, ma su di loro rimane il segno di un pomeriggio di totale follia. Sono i carabinieri adesso a indagare e a ricostruire. Sarebbero una ventina gli aggressori. Si tratterebbe di tifosi locali. Vengono sentiti diversi testimoni, tutti ragazzi poco più che diciottenni. 

"Nel condannare nel modo più fermo l’episodio - dice il presidente della Rondinella Lorenzo Bosi - chiediamo alle forze dell’ordine di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per risalire ai responsabili di questa vergognosa aggressione. Chiediamo alla Figc di intervenire in modo adeguato per prendere i provvedimenti sanzionatori opportuni". Il presidente, nel ricostruire l'aggressione, parla di "un gruppo di delinquenti armati di mazze e caschi".

"La società - dice il Fiesole Calcio in una nota - è vicina a tutta la Asd Rondinella Marzocco, specie ai giocatori che sono stati lesi in modo vergognoso e violento. La società si rende disponibile a collaborare al fine di andare infondo alla questione per identificare coloro che hanno scambiato un pomeriggio di sport per sfogare e sfociare in una delinquenza ingiustificata che è già al vaglio delle autorità competenti. Fiesole non è, e non sarà mai, luogo di aggregazione per questi soggetti, e diffida ogni tipo di violenza".

E intanto la rissa provoca conseguenze a livello anche sportivo: il tecnico del Fiesole Calcio Gabriele Caldieron ha rassegnato le sue dimissioni. Non sarà più la guida in panchina della prima squadra. 

"Tengo a precisare - dice il tecnico su Facebook - che la mi figura non deve essere strumentalizzata da nessuno come capo espiratorio di un fatto mosso da una manica di imbecilli e delinquenti. Dalle prime ricostruzioni pare siano coinvolti anche alcuni giocatori della società biancoverde. In questo momento di follia io ero già lontano dall’impianto e da ieri ho ricevuto telefonate e pressioni da ogni organo. Per questi motivi, e per ciò che professo sempre sul mio passato arbitrale e la mia professione da giornalista che va contro ogni tipologia di violenza, rassegno pubblicamente le mie dimissioni come allenatore del Fiesole Calcio".