
Guye Mademba, 56 anni (a destra) in compagnia del nipote Mor Cissè
Firenze, 21 febbraio 2022 - Orgoglio e pregiudizio. Guye Mademba, 56 anni, è senegalese, ma vive "in Italia da quasi 35 anni". Lavora da tanto tempo: fa le pulizie nei locali. Gran dignità e andare avanti. Insieme al nipote Mor Cissè deve lasciare la casa a Novoli dove ha abitato in affitto per più di dieci anni. "Ho abitato in varie case (Guye snocciola almeno quattro vecchi domicili, ndc), adesso la proprietaria di quest’ultima ci ha spiegato che vuole vendere, è anziana, non ha figli, vuole così aiutare il nipote".
Circostanza piuttosto ricorrente, prima o poi accade a molti di dover lasciare una casa in affitto. Di doverne cercare un’altra. Ma loro sono africani, sono di colore e i proprietari che potrebbero affittargli un loro immobile, nicchiano. Almeno quelli che hanno contattato idirettamente Guye e Mor, dopo cioè aver dato il mandato a varie agenzie immobiliari.
Anche Mor lavora, operaio per una ditta di materie plastiche di Lastra a Signa. Contratto a tempo indeterminato. E’ chiaro dunque che non si tratterebbe di dare una sistemazione per fare ’solo’ un’opera di bene; che ci sarebbero, ci sono anzi le condizioni per fare le cose giuste, nel rispetto dei diritti e dei doveri di entrambe le parti. Ma prevale il pregiudizio dicono zio e nipote, amareggiati, ma senza risentimento.
Più agenzie immobiliari di Firenze e di Scandicci hanno fatto da tramite per i due lavoratori senegalesi, dando ampie dimostrazioni di serietà. E di solvibilità. Ma quando i proprietari di immobili sfitti hanno saputo che a cercare affitto sono due africani – pur integrati da anni e con un lavoro stabile – i proprietari delle prese in considerazione hanno glissato, nicchiato, risposto no, hanno lasciata cadere la possibilità di stipulare il contratto, specie il classico ’4+4’. A Guye e Mor le agenzie immobiliari gliel’hanno lasciato intendere non senza imbarazzo ma in maniera evidente, senza inutili giri di parole.
"E’ così. Abbiamo cercato tanto e ricevuto tanti no, una ventina almeno. Una volta abbiamo anche versato la caparra, 500 euro, ma ci ha detto dopo pochi giorni l’agenzia che era saltato tutto. Che il proprietario non li ha voluti perché siamo senegalesi. L’agenzia ci hachiamati e ci ha restituito i soldi" assicurano i due uomini, assistiti nella ricerca di una casa anche dall’avvocato Gualtieri, pur di fare le cose nella maniera più giusta, corretta.
«La proprietaria della nostra ultima casa ci ha concesso una proroga di due mesi per andarcene. Uno è già passato. Ci troviamo con questa difficoltà. E il rischio serio, tra appena venticinque giorni, di finire sulla strada. E’ una grande delusione, abbiamo deciso di raccontare questa storia per questo. E nella speranza di trovare una soluzione". Guye e Mor: pagano il pregiudizio. Ma anche i casi di inquilini che non hanno più pagato e magari hanno preteso soldi dal proprietario per sgomberare.
giovanni spano