
Un momento del dibattito: da sin. il vicedirettore Luigi Caroppo, il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi (Fotocronache Germogli)
Sesto Fiorentino (Firenze), 10 settembre 2023 – Non poteva che essere l’aeroporto l’argomento centrale del dibattito che, nella serata di domenica al parco dell’Oliveta di Sesto Fiorentino, ha visto contrapporre il presidente della Regione Eugenio Giani da sempre pro aeroporto e il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi che, invece, è considerato uno dei principali avversari dell’ampliamento dello scalo fiorentino.
Il confronto è avvenuto nell’ambito del penultimo appuntamento delle Serate dell’Unità organizzate dal Pd di Sesto Fiorentino.
A incalzare i due protagonisti dell’incontro il vicedirettore de ala Nazione Luigi Caroppo che ha buttato sul tappeto come prima domanda proprio la questione dell’aeroporto, tema più che mai di attualità dopo il pronunciamento del Ministero dell’Ambiente che ha dato l’ok alla procedura di Via- Vas per l’ampliamento del Vespucci.
«La pista attuale – ha sottolineato Giani – deve essere messa in sicurezza e inserita dal punto di vista ambientale. Nella riunione fatta con i sindaci del territorio e di Firenze e Prato, che poi è stata chiamata il patto della bistecca, io raccolsi le indicazioni dei sindaci. Falchi disse che per evitare che la pista potesse essere anche più lunga rispetto ai 2400 metri previsti si poteva portare la pista diagonale, poi con le verifiche fatte abbiamo optato per la pista declinata non perfettamente parallela di 2200 anziché 2400 metri».
Falchi ha ribadito tutte le contrarietà del Comune di Sesto per l’ampliamento dello scalo fiorentino per una serie di motivi, su tutti gli effetti della nuova pista sul parco della Piana che, ruotando la pista stessa, sarebbe gravemente compromesso: «Ci sono altre questioni fondamentali – ha aggiunto – Il mancato sviluppo del polo scientifico, con una pista a un centinaio di metri di distanza è praticamente impossibile. C’è poi un altro aspetto legato all’aumento del turismo che si verificherebbe: non è la stessa cosa affidare lo sviluppo alla rendita piuttosto che dare il via a una economia che possa portare a un arricchimento del lavoro. A quella cena io dissi che, pur non essendo d’accordo sull’ampliamento dell’aeroporto, se fosse stato possibile prevedere una soluzione tecnica per diminuire l’impatto sui sorvolati ruotando la pista si poteva studiare».
Il dibattito ha toccato anche il tema delle possibili compensazioni al Comune di Sesto legate proprio al progetto dell’aeroporto e in questo caso Giani ha rivendicato un proprio ruolo per quanto riguarda, ad esempio, la tramvia verso Sesto: «Quando sono stato eletto presidente – ha detto – le altre tramvie verso Bagno a Ripoli e Campi Bisenzio avevano un iter già delineato mette per Sesto c’era solo uno scarabocchio nei progetti, mi è stato detto che Sesto si lamentava di quello che sarebbero stati i costi di gestione ma in realtà, parlando con Falchi, mi sono sentito dire che non ero stato correttamente informato. C’era qualcuno che alzava il tiro verso Sesto per il no all’aeroporto. Ora il progetto della tramvia verso Sesto c’è e il primo lotto per 260milioni è già finanziato».
"Non si sta parlando di compensazioni - ha chiosato Falchi – Non siamo d’accordo sull’aeroporto, si ragiona sulle necessità di un territorio che ha bisogno di infrastrutture, io su questo aspetto riconosco alla Regione di avere avuto una accelerazione sulla tramvia».
Altro tema di attualità trattato il piano dei rifiuti, gli impianti, la riduzione dei rifiuti con l’annuncio di Giani che, dopo lo stop definitivo di Case Passerini, in quell’area non saranno più realizzati impianti.