Addio Ataf, i bus cambiano nome e biglietti Svolta a tappe con la continuità nei servizi

Dal 1° novembre la gestione passa ai francesi di Autolinee Toscane. Cosa cambia per ticket e abbonamenti. Il nodo dipendenti

di Lisa Ciardi

Il primo segno del cambiamento saranno i biglietti. Dopo il 31 ottobre i vecchi ticket, ma anche i carnet e parte degli abbonamenti Ataf & Li-nea non saranno più validi e dovranno essere sostituiti con quelli del nuovo gestore. Questo perché proprio dal 1° novembre i francesi di Autolinee Toscane inizieranno concretamente a gestire il trasporto su gomma in tutta la Toscana. Scompariranno, di conseguenza, anche a Firenze e provincia, le storiche aziende toscane, a partire da Ataf, nata nel 1945, e Li-nea fondata nel 1998. Bus, biglietti e uffici saranno caratterizzati, in tutta la Regione, dal marchio Autolinee Toscane, società controllata dal colosso francese Ratp, che si è aggiudicata (non senza un lunghissimo contenzioso con le aziende sconfitte) il bando della Regione per il trasporto pubblico su gomma.

Alla nuova società passeranno circa 900 dipendenti di Ataf e i circa 200 di Li-nea, insieme a 357 mezzi di Ataf e ai 110 circa di Li-nea. "Stiamo già lavorando al passaggio del personale – spiega Gianluca Mannucci membro della ex Rsu di Ataf – abbiamo avuto un incontro il 2 settembre e ne avremo un altro il 10. Come segreteria regionale Fit Cisl intendiamo garantire a tutto il personale presente pari condizioni economiche e normative senza perdere alcun posto di lavoro". "Stiamo seguendo con grande attenzione tutto l’iter – commenta Simone Masini, coordinatore regionale della Filt Cgil – visto che si tratta di un percorso estremamente delicato. Da Autolinee Toscane ci hanno ribadito che il passaggio del personale avverrà con la garanzia della retribuzione e questo ci lascia abbastanza tranquilli. Evidenziamo comunque che servirà un incremento del personale. Chiediamo che il progetto porti a un’azienda unica, uniformando condizioni di lavoro, ma anche contratti e appalti".

Estendendo lo sguardo a livello toscano, dal 1° novembre saranno 5180 dipendenti (in base ai calcoli fatti a giugno), fra autisti, impiegati e personale vario a passare ad Autolinee Toscane. Una storia a parte è quella dei manager, che al momento non sono coinvolti nella migrazione verso il nuovo gestore, anche se in molti casi ci sarebbero contatti informali. Autolinee Toscane si sarebbe infine dichiarata disponibile ad assorbire alcuni lavoratori con contratto a tempo determinato in scadenza prima del 1° novembre, ma anche su questo ci sono trattative in corso. Fra i nodi da sciogliere, se e come verranno uniformate le condizioni di lavoro dei dipendenti delle diverse aziende toscane che al momento hanno il contratto nazionale autoferrotranvieri, ma integrativi e numero di giorni di riposo diversi. Sicuramente si procederà per gradi, anche a livello "visivo". Dal 1° novembre gli autisti avranno un nuovo tesserino e una spilla di riconoscimento, con il marchio Autolinee Toscane. Poi, più tardi, arriveranno le nuove divise e le modifiche grafiche ai bus. Infine, col tempo dovrebbe iniziare anche l’ammodernamento della flotta, con la sostituzione, in tutta la Toscana, di circa 2100 dei 3000 bus attuali, partendo dai più vecchi.

Tornando ai passeggeri, non sono al momento previste variazioni nel servizio, che proseguirà nel segno della continuità. I biglietti orari, i carnet e gli abbonamenti mensili emessi da Ataf&Li-nea non saranno più utilizzabili dal 1° novembre, pena la multa. Sarà comunque possibile chiedere il rimborso. Gli abbonamenti plurimensili (trimestrali ed annuali) con scadenza successiva al 31 ottobre continueranno invece a essere validi fino alla scadenza prevista.

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