Addio a Vangi, maestro mugellano. Lo scultore è morto a 93 anni

Il ricordo nel paese di origine da parte dell’ex sindaco Gian Piero Luchi: "Iniziative per ricordare la sua figura"

Addio a Vangi, maestro mugellano. Lo scultore è morto a 93 anni

Addio a Vangi, maestro mugellano. Lo scultore è morto a 93 anni

Barberino di Mugello è in lutto. E’ morto il suo concittadino più illustre, il grande scultore Giuliano Vangi, che era nato nella piazza centrale del paese, piazza Cavour, 93 anni fa. E’ un lutto sincero e sentito, perché l’artista negli ultimi anni, dal 2007, aveva rafforzato i legami con la propria terra natale. E in ogni intervista amava ricordare le proprie radici. Da qualche tempo ammalato, non era riuscito a tornare a Barberino lo scorso dicembre, quando al teatro comunale fu proiettato un docufilm sulla sua figura e la sua opera. Vangi è considerato uno dei più grandi scultori contemporanei, e le sue opere sono in tutto il mondo, in musei e cattedrali. In Giappone, a Nishima, è aperto ormai da molti anni un museo interamente dedicato alle sue sculture.

A far rivivere il legame tra l’artista e il paese che gli aveva dato i natali era stato il sindaco Gian Piero Luchi, che nel 2007 lo insignì della massima onorificenza comunale. E Vangi donò a Barberino l’intera sua produzione grafica, oggi conservata nel Palazzo Pretorio. Anche più di recente Vangi aveva fatto dono di una scultura in acciaio, collocata davanti al teatro Corsini e il Comune aveva fatto realizzare in suo onore su una parete dello stesso teatro un grande murales ispirato alle sue opere. Poi Luchi aveva fondato con altri Barberinesi, già nel 2011 l’associazione “Amici di Giuliano Vangi“, allo scopo di far conoscere sempre più l’arte del maestro. Il primo obiettivo era quello di far realizzare dal Comune un polo espositivo, al quale Vangi era pronto a donare numerose sue opere. L’obiettivo purtroppo non è stato raggiunto. Ma Luchi non rinuncia all’idea: "Mi stringo con affetto ai familiari del Maestro. Ora rimane ancora più forte l’impegno a lasciare qui a Barberino, nel suo paese, un segno concreto di questa vicinanza che egli sentiva in modo davvero forte". Gli Amici di Giuliano Vangi avevano ricambiato questo affetto in modo altrettanto forte: non mancavano mai alle inaugurazioni delle mostre dell’artista: due volte si sono recati in Giappone, al museo a lui dedicato, poi in Germania, e al Mart di Rovereto.

Paolo Guidotti

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