FIRENZE
Vivevano sotto lo stesso tetto e lui approfittava della situazione per sfogare sulla ragazzina, di appena dodici anni, i suoi appetiti sessuali più biechi.
L’uomo, 62 anni, è stato condannato a quattro anni e quattro mesi, in abbreviato. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena più elevata, sei anni. I fatti contestati si concludono nel 2021, quando i familiari della bambina recepirono un racconto della stessa dodicenne.
Il 62enne, che viveva nella stessa abitazione della famiglia, in una camera in affitto, è accusato di aver avvicinato per la prima volta la ragazzina entrando nella sua camera da letto mentre lei dormiva e avrebbe allungato una mano dentro le mutandine, penetrandola con le dita. In un secondo episodio, collocato nell’agosto dell’anno scorso, con le stesse modalità ’furtive’, l’adulto si sarebbe dilungato in un massaggio in zona intima.
I genitori chiamarono la polizia e per il 62enne scattò l’arresto in flagranza. A quel punto, emersero anche dei possibili precedenti: un anno e mezzo prima, si sarebbe infilato nella camera da letto dove la bambina era con la madre, e avrebbe toccato entrambe, prima di essere allontanato. In un altro episodio, mentre era rimasto da solo in macchina con la minore - mentre la madre era scesa a far la spesa - avrebbe toccato la gamba nudadi lei. La difesa dell’imputato - avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri - ha provato a contestare la narrazione della giovane vittima, mettendo in dubbio la bontà del racconto. Ma il giudice ha sostanzialmente confermato le accuse nei suoi confronti di violenza sessuale su minore.
ste.bro.
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