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A piedi al Ponte Vecchio, stop a 8mila auto

Dal 1° settembre i lungarni de’ Medici, Archibusieri e Acciaiuoli diventano pedonali. Ecco come cambia la viabilità nel centro storico. .

Il centro storico diventa sempre più pedonale. Dal primo di settembre un altro spicchio di Firenze sarà off limit per le auto, salvando dal traffico di ottomila veicoli al giorno uno dei tratti più belli e suggestivi del fiume: lungarno de’ Medici, lungarno Archibusieri e lungarno Acciaiuoli.

"Una svolta epocale – ha detto il sindaco Dario Nardella – per tutelare una delle zone più belle e artisticamente importanti di Firenze, quella adiacente alle Gallerie degli Uffizi e al Corridoio Vasariano".

Un tassello che completa il percorso di pedonalizzazione iniziato qualche anno fa con piazza Duomo, piazza Pitti, via Tornabuoni, "e che vuole incidere in maniera significativa nella tutela di un’area di pregio".

L’annuncio arriva con la fine della ripavimentazione a pietra del Lungarno Acciaiuoli, lavori finanziati per il 25% dalla maison Ferragamo e conclusi ieri con la festa in strada.

Per attenuare l’impatto sulla viabilità, il provvedimento sarà varato in più fasi. Intanto, con la chiusura al traffico di attraversamento di lungarno Acciaiuoli, resterà in vigore la viabilità già usata durante il cantiere, con accesso consentito solo ai frontisti e caricoscarico merci e ingresso dal lato di via Tornabuoni e uscita da vicolo dell’Oro-Borgo Santi Apostoli-piazza Santa Trinita-via Tornabuoni.

Quindi, per coloro che già erano autorizzati al transito su lungarno Diaz, l’itinerario sarà: lungarno Archibusieri-Por Santa Maria-Borgo Santi Apostoli-piazza Santa Trinita-via Tornabuoni.

Nella seconda fase, da settembre, si parte con la pedonalizzazione e lungarno Archibusieri cambierà di senso da Ponte Vecchio verso piazza dei Giudici, idem lungarno Anna Maria Luisa De’ Medici con transito ammesso solo agli autorizzati zona pedonale. Anche lungarno Acciaiuoli “torna“ verso Ponte Santa Trinita, ma solo per gli autorizzati al transito in area pedonale (residenti, passi carrabili, caricoscarico merci nelle finestre previste ecc). Chi arriva da Por Santa Maria (e quindi già autorizzato al transito in area pedonale) dovrà obbligatoriamente svoltare su lungarno Archibusieri verso piazza dei Giudici.

Con la pedonalizzazione dell’asse dei tre lungarni, cambieranno i percorsi di attraversamento per i residenti ztl: "Resta utilizzabile il percorso in riva sinistra d’Arno già attivato durante i cantiere e che non ha creato particolari criticità - spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti –, ovvero la possibilità di passare dai varchi di via dei Bardi, e continuare su via Barbadori-Borgo San Jacopo, e piazza Pitti come staffa di collegamento Oltrarno-San Niccolò. Confermato il via libera al transito anche per i residenti dell’area pedonale Pitti".

Ma come fare per passare da una parte all’altra dell’Arno?

Si potrà usare un nuovo percorso alternativo che sarà realizzato per settembre, ovvero Corso Tintori-via dei Benci-via Verdi-via Sant’Egidio-via dei Pucci-via dei Gori- piazza San Lorenzo-via del Melarancio-piazza dell’Unità Italiana-piazza Stazione-via della Scala-piazza Santa Maria Novella-via dei Fossi-piazza Goldoni.

Al primo impatto sembra un vero e proprio giro dell’oca. Ma il sindaco Nardella rassicura: "Questo itinerario comporterà un allungamento del tragitto di soli 4 minuti, passando da sei a dieci minuti rispetto all’attraversamento dei lungarni De’ Medici-Archibusieri-Acciauoli. Un piccolo sacrificio per la tutela del patrimonio artistico e culturale della città".

Intanto si può già ammirare il selciato in pietra sul Lungarno Acciaiuoli, tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita sulla riva destra del fiume, inaugurato ieri con gli sbandieratori e con una cerimonia aperta alla cittadinanza. Finanziato in parte da Lungarno Alberghi Srl, società di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo –con Palazzo Feroni Finanziaria tramite un’erogazione liberale Art-Bonus, il costo totale è di un milione e 500 mila euro, ripartito anche tra i soggetti gestori dei sottoservizi. I lavori hanno interessato infatti anche acquedotto, fognatura, gas e telefonia, nonché la nuova illuminazione pubblica, oltre che il completo rifacimento in pietra al posto del precedente asfalto".

Olga Mugnaini